Il 2013 sarà ancora un anno di crescita per il mercato del foodservice statunitense, come avviene da quattro anni a questa parte: è quanto sostiene nel suo forecast annuale la National Restaurant Association, principale sigla associativa dei ristoratori d’America, che prevede una progressione delle vendite del 3,8% per un volume complessivo pari a 660,5 miliardi di dollari prodotto da oltre 980mila punti di ristoro. Nello specifico, il mondo della ristorazione commerciale e collettiva andrà a produrre sales per 441,9 miliardi di dollari, con le formule quick service a tirare la volata (+4,9%), seguite da quelle casual dining (+2,9%) e dalle caffetterie e grill (+0,1%).
Un passo in avanti robusto, ma inferiore a quello del 2012, un +4,2% che ha rappresentato il risultato migliore del comparto dalla recessione del 2008/2009. Buone nuove anche dal fronte occupazionale: per il quattordicesimo anno consecutivo, l’industry della ristorazione assicurerà una crescita di posti di lavoro superiore alla media statunitense (+2,4% contro un +1,5%). La ristorazione garantirà quindi 13,1 milioni di posti di lavoro, circa il 10% dell’intero mercato interno, con la previsione di toccare quota 14,4 milioni entro il 2023.
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