Groupe Flo ha reso noti i numeri d’esercizio del 2012: stretto nella morsa della crisi dei consumi e del rincaro dell’Iva sulle attività di ristorazione, il gruppo transalpino ha registrato vendite complessive per 552,4 milioni di euro, in calo del 6% rispetto ai 587,5 dell’anno precedente, e un fatturato consolidato di 365,8 milioni di euro, pari ad una flessione del 4,3% sui 382,2 del 2011, con l’EBITDA in picchiata del 13,2% (da 48,1 a 41,8 milioni di euro) e il risultato operativo del 23% (da 30,7 a 23,6 milioni).
Tutto ciò nell’anno in cui la società parigina festeggia 5 lustri di affiliazione in franchising, quando, ancora sotto la gestione targata Forest Hill, tagliava il nastro ad un Hippopotamus in licenza all’interno dell’AquaBoulevard, il parco acquatico di Parigi.
Oggi il gruppo annovera una rete complessiva di circa 300 locali, con un portfolio di marchi che include, appunto, Hippopotamus (177 locali), Brasserie Flo (35), Tablapizza (31), Taverne de Maître Kanter (37), Bistro Romain (18) e Red d’Hippo (3).
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