Inalca (Gruppo Cremonini) e Knightsbridge Group hanno siglato una partnership per lo sviluppo delle attività di distribuzione alimentare e di produzione di carne in Russia e in 11 stati euroasiatici attraverso la costituzione di Inalca Eurasia Holdings. Alla neonata società, controllata al 60% da Inalca e partecipata al 40% dalla società d’investimenti austriaca attraverso Cascade International Holding, faranno capo tutte le attività che attualmente l’impresa italiana gestisce nella Federazione Russa. L’investimento del gruppo viennese è di 60 milioni di euro, corrispondenti ad un Equity Value di oltre 150 milioni di euro, pari ad un multiplo di circa 8 volte l’Ebitda.
Il Gruppo Cremonini è presente nell’area fin dai tempi dell’Urss, precisamente dal 1985. Nel 2012 aveva stipulato un accordo della durata quinquennale con la russacolosso mondiale del credito) per un finanziamento di 38 milioni di euro (1,5 miliardi di rubli). Attualmente gestisce uno stabilimento per la produzione di hamburger a Mosca e 5 piattaforme logistiche (2 nella Capitale e una per ciascuna città a San Pietroburgo, Rostov e Novosibirsk) che distribuiscono circa 2.000 prodotti alimentari a hanno oltre 2.500 clienti tra ristoranti, hotel e collettività. Non è tutto: fra tre mesi è prevista l’inaugurazione di un impianto di macellazione della capacità di 50mila capi all’anno nella regione di Orenburg. Nel 2013 la multinazionale emiliana dell’alimentare ha registrato nel mercato russo un fatturato di oltre 250 milioni di euro, con un Ebitda di circa 25 milioni (in crescita del 25% rispetto al 2012).
L’accordo con Knightsbridge Group è finalizzato all’espansione delle attività di Inalca nel territorio russo e in altri 11 paesi euroasiatici (Armenia, Azerbaijan, Bielorussia, Georgia, Ucraina, Kazakistan, Kirghizistan, Moldavia, Tagikistan, Turkmenistan e Uzbekistan): è un’area di 345 milioni di abitanti, caratterizzata da elevati tassi di crescita economica grazie alle risorse naturali e a una popolazione giovane. Il primo mercato dove è prevista l’apertura di una piattaforma logistico-distributiva per il food al di fuori della Russia è il Kazakistan.