Dopo la vendita della pizza surgelata, Roncadin ha aperto il suo primo punto vendita in Cina, precisamente a Shanghai. Un passo indietro: era il 2013 quando l’azienda friulana che produce pizze surgelate (sede a Medino, in provincia di Pordenone, 336 collaboratori, 44 milioni di pizze prodotte nel 2013 per un fatturato di 56 milioni di euro e una previsione per l’anno in corso di 65 milioni di pezzi, pari a 70 milioni di euro di introiti, il 71% ascrivibili all’export, principalmente concentrato verso Germania e Gran Bretagna) esportava il suo marchio nella Repubblica Popolare, dapprima sul principale sito di e-commerce del Paese, che fa parte del Gruppo Alibaba.
Proprio sull’onda del successo riscontrato, è stato l’importatore cinese a proporre al partner italiano di avviare un punto vendita, sempre a marchio Roncadin, nella capitale economica dell’ex Celeste Impero, che, con una popolazione di 24 milioni di abitanti, è la città più popolosa del Paese. L’ennesima testimonianza di come i sapori tipicamente italiani stiano facendo breccia tra i consumatori (non solo quelli più cosmopoliti) del gigante asiatico, dove la pizza del locale inaugurato da Roncadin è realizzata con lunghi tempi di lievitazione naturale (da 5 a 24 ore), cottura in forno a legna e farcitura manuale. Il ristorante, aperto a giugno, è collocato in un edificio che fa parte di un business center di Shangai, la Zhong Rong Jasper Tower e il successo che sta riscontrando prelude con tutta probabilità a nuove aperture.
Si tratta di una sorta di gastronomia di alto livello, in cui le pizze vengono cucinate al momento e servite, ma sono anche vendute in astuccio per il consumo domestico, previa accurata spiegazione agli acquirenti di come fare a prepararle al meglio. Per poter conquistare i cinesi infatti, il prodotto si è adattato a una non trascurabile realtà: nella maggior parte delle case del paese del Dragone non c’è il forno. È stato quindi messo a punto un sistema alternativo: la cottura della pizza in padella, dove è coperta e cucinata a fuoco lento per otto-dieci minuti.
E non è tutto; l’azienda italiana ha anche un brevetto esclusivo per la pizza surgelata: l’impasto non viene steso, come accade di solito con i metodi tradizionali di laminazione industriale, ma suddiviso in piccole palline. Con un’unica operazione di pressatura a caldo, si ottiene da ciascuna una base per la pizza che è molto più sottile rispetto a quelle surgelate dei concorrenti. Ultime notazioni: per quanto attiene ai gusti, la pizza preferita in Cina è la Vegetariana, seguita da Quattro formaggi e Margherita, mentre,sotto il profilo della tipologia di consumo, la pizza non è vista come un pasto dai consumatori cinesi ma come un aperitivo da dividere tra più avventori prima di consumare piatti più tradizionali, riso in testa.
Sono il Business Consultant della ditta Marc s.r.l. di Vignola(MO).
Visitando il nostro sito web, noterete che siamo costruttori di due tipi di distributori automatici, cioè: Look & Cook per l’erogazione di piatti surgelati, sia per il riscaldo istantaneo in forni a microonde, con colonna forni da 1 a 3 forni, come parte integrante il distributore, sia per il take-away. MARC’S PIZZA DELIGHT per l’erogazione di pizze surgelate, con annessa una colonna forni a microonde per il riscaldo istantaneo, che per il take-away.
Cordiali saluti,
Ralph Prantner,
o.b. Marc s.r.l.