QUI! Group è tra i vincitori della seconda edizione del Premio Whirlpool Vivere a spreco zero 2014 nella categoria “imprese” con il progetto Pasto Buono sostenuto dalla onlus del Gruppo, QUI Foundation.
Pasto Buono è l’iniziativa creata dalla fondazione contro gli sprechi alimentari e ha ottenuto il riconoscimento nell’ambito della campagna “Un anno contro lo spreco”, in linea con il percorso intrapreso dal PINPAS, il Piano Nazionale di Prevenzione degli Sprechi Alimentari.
“Vivere a spreco zero” è stato dedicato interamente al tema della prevenzione degli sprechi alimentari, con l’obiettivo di valorizzare e condividere le migliori iniziative messe in campo da soggetti pubblici e privati.
Il progetto Pasto Buono è semplice, attivabile da subito e a costo zero per gli esercizi commerciali aderenti: ogni giorno i volontari delle Onlus (Caritas e associazioni territoriali di volontariato) ritirano il cibo sano e invenduto presso ristoranti, self-service, pasticcerie, bar, tavole calde e altri esercizi food, salvandolo dalla spazzatura, per donarlo alle famiglie più bisognose. L’iniziativa ha reso possibile il recupero di oltre 150 mila pasti nel 2014, cha vanno ad aggiungersi ai 500 mila donati gli scorsi anni. Pasto Buono è attivo a Genova, Roma, Palermo, Cagliari, Firenze e a breve anche a Milano e Bari. Non è tutto: ha anche attivato una partnership a livello nazionale con Tirrenia, per la raccolta dei pasti sani invenduti sui ristoranti delle navi.
La premiazione si è svolta nei giorni scorsi a Bologna, nell’ambito della convention “Stop food waste, feed the planet” promossa dal Ministero dell’Ambiente.
“Essere fra i vincitori del Premio è una grande soddisfazione per il lavoro fatto in questi anni, non solo dalla nostra fondazione ma anche dai tanti volontari, dalle associazioni solidali e dagli esercizi commerciali, che ci supportano quotidianamente per portare un pasto a chi non ne ha”, ha detto Gregorio Fogliani, presidente di QUI Fondation. Che ha aggiunto: “Con Pasto Buono abbiamo dato una risposta concreta al problema degli sprechi alimentari nella ristorazione collettiva”.