Che sia frutto di una moda lanciata dai talent tv o la riscoperta dei sapori (o le due cose assieme), sta fi fatto che la ristorazione va a gonfie vele, almeno in Basilicata.
Sono circa 2.600 le attività commerciali al 2014, tra ristoranti, locali d’asporto, ambulanti, gelaterie, pasticcerie e bar, in aumento del 5,5% dal 2009, gli anni della grande crisi.
I dati arrivano dalla Camera di Commercio di Monza-Brianza che ha effettuato un monitoraggio sull’intero territorio nazionale: la provincia di Matera con 919 attività (296 ristoranti veri e propri, 441 bar e 85 pasticcerie, 88 esercizi con cibo da asporto 9 ambulanti ) guida l’exploit, con un incremento del 10,7% in cinque anni contro un aumento del 3,3% in provincia di Potenza, dove si registrano 1.696 attività complessive (483 ristoranti e 951 bar, 127 pasticcerie, 120 con cibo da asporto e 15 ambulanti).
È vero che il saldo complessivamente è negativo perché si chiudono più ristoranti e bar di quanti se ne aprano ma le porti girevoli della grande crisi stanno portando con sé un ampio ricambio generazionale. L’interrogativo riguarda il tasso di sopravvivenza di queste nuove attività.