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Immagine 2Un surplus di 42,897 miliardi, la performance migliore dal 1993 in qua: è il risultato messo a segno dalla bilancia commerciale italiana nel 2014. A dirlo è l’Istat, segnalando che l’export è aumentato l’anno scorso del 2%, mentre il 2013 era stato sostanzialmente piatto, e l’import è sceso dell’1,6%.

Il volano della crescita delle esportazioni made in Italy sono stati i Paesi della Ue, dove sono cresciute del 3,7%, a differenza dei paesi fuori dall’Unione, dove sono in calo dello 0,1%.

A livello di categorie merceologiche, il 2014 è stato particolarmente buono per i beni di consumo (+3,7%) e per quelli strumentali (+4,1%), mentre in sensibile calo è risultata l’energia (-14,4%).

L’Istituto di statistica sottolinea come le vendite fuori dai confini patri non siano aumentate solo in valore, ma anche in volume, quindi in termini reali, precisamente dello 0,6%. Per quanto attiene invece alle importazioni, l’anno scorso si è chiuso con una flessione dell’1,6%, principalmente a motivo della contrazione dei prodotti energetici (-19,5%).

A dicembre la bilancia commerciale ha segnato un surplus di 5,756 miliardi, con esportazioni lievitate del 2,6% su mese e del 6,3% su anno, mentre l’import fletteva rispettivamente dell’1,6% e dell’1,3%. In definitiva, dicembre ha contribuito sui risultati dell’intero anno per il 25%.

Fatta eccezione per la Germania, nessun altro Paese dove circola l’euro ha conosciuto un simile miglioramento della bilancia commerciale. La crescita dell’export in valore è stata inferiore infatti alla Germania (+4%), ma superiore alla Spagna (+1,5%), alla Francia (+0,4%) e ai restanti paesi dell’eurozona (+0,5%).

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