La seconda catena di pizza negli Usa dopo Pizza Hut sbarca in Italia: Domino’s ha inaugurato la sua prima location lungo lo Stivale a Milano, in zona Bisceglie, proprio laddove qualche anno or sono un altro colosso a stelle e strisce specializzato nell’orgoglio di Napoli, gli oriundi Sbarro, avevano “osato” portare il loro prodotto.
Con circa 11mila punti vendita in 73 Paesi, dopo la prima location meneghina, il franchising del colosso del Michigan si appresta a due replicazioni entro Natale in zona Navigli e a Sesto San Giovanni, a ridosso della cintura cittadina. Si tratta di spazi di proprietà, per un investimento totale di un milione di euro mentre nel 2017 partirà lo sviluppo in Italia con il franchising, come sottolinea Alessandro Lazzaroni, 36enne già direttore retail per Galbusera e manager per McDonald’s, master franchisee del marchio per l’Italia (in partnership con l’azienda ePizza spa).
Per conquistare i clienti della patria della pizza, la costola italiana del brand americano punta su ingredienti rigorosamente tricolore: dalla farina alla salsa di pomodoro, dalla mozzarella a prosciutto di Parma, gorgonzola, grana padano e mozzarella di bufala campana. La pizza di Domino’s si potrà ordinare anche online: l’azienda è tra i leader mondiali della consegna a domicilio, una fetta crescente di un business che nel 2014 valeva qualcosa come 8,9 miliardi di dollari a livello globale, di cui 4,1 miliardi negli Usa e 4,8 miliardi nel resto del mondo.
