Pare più vicina l’integrazione tra la svizzera Selecta e l’italiana Argenta. Nei giorni scorsi il colosso del private equity statunitense Kkr ha comprato da Allianz Capital Partners oltre il 90% del capitale dell’azienda elvetica, leader nel Vecchio Continente nel campo del vending, con la restante quota che rimarrà in portafoglio al fondo Bluebay.
Di qui le indiscrezioni secondo cui è imminente un progetto di merger tra le due realtà attive nel mercato della distribuzione automatica di cibi e bevande, dopo che, nel giugno 2014, Kkr aveva finanziato Selecta (che ha terminato i nove mesi dell’esercizio 2014-2015 chiuso al 30 settembre con 540,4 milioni di euro di ricavi) con 220 milioni di euro, sottoscrivendo un prestito subordinato PIK (con capitalizzazione a scadenza degli interessi) dotato di warrant per il 35-40% del capitale (al contempo il gruppo svizzero aveva rifinanziato il resto del debito con 550 milioni di euro di bond high yield); poco prima, in gennaio, il colosso Usa aveva investito 100 milioni di euro in azioni e obbligazioni del Gruppo Argenta (forte di un fatturato di 191,4 milioni nel 2014, l’azienda è specializzata nella distribuzione e gestione di macchine automatiche di snack e bevande calde e fredde). Per tale via Kkr era diventata socio di minoranza accanto a Motion Equity Partners (che controlla Argenta tramite Settembre spa, che fa capo a sua volta alla lussemburghese HGSC 3 sa) e aveva permesso alle banche finanziatrici Unicredit e Mediobanca di rientrare dei loro finanziamenti junior, parte del pacchetto erogato nel 2009 in occasione della ricapitalizzazione del gruppo.
A suggerire la prossima fusione tra le due aziende anche il fatto che la holding Settembre e Argenta hanno di recete deliberato di modificare la data di chiusura dell’esercizio fiscale a fine settembre, a partire da quest’anno, anticipandola rispetto al 31 dicembre, e allineandosi così a quella di Selecta. E non è tutto: c’è chi sostiene che nel progetto potrebbe rientrare anche un’altra controllata di Kkr, la tedesca WMF, produttore di macchine da caffè e di utensili da cucina, che la controllante ha delistato dalla Borsa di Francoforte l’anno scorso.