Era il 1977 quando dalla fusione di Pavesi, Motta e Alemagna nasceva Autogrill SpA. Oggi è il primo operatore al mondo nei servizi di ristorazione per chi viaggia, con una presenza in 31 paesi del mondo, 57.000 dipendenti, 4.000 punti vendita, un portafoglio di oltre 300 brand che servono 1 miliardo di clienti ogni anno.
Per celebrare i 40 anni di attività negli Usa, nel corso dell’ultimo Techfest di New York, la kermesse organizzata dal magazine The New Yorker e dedicata alle tecnologie di domani, sul piatto la multinazionale italiana della famiglia Benetton ha messo novità e investimenti: una app con cui scegliere e pagare via mobile device il tavolo in una delle centinaia di location statunitensi del gruppo, e un robot, Pepper, che all’aeroporto di Oakland in California legge le emozioni dei viaggiatori e interagisce con loro, offrendo informazioni su cibo e bevande e aiutandoli a trovare il gate d’imbarco.
Negli States la controllata HMSHost realizza il 50% dei ricavi totali del colosso italiano del people on the move: 2,6 miliardi di dollari, grazie al lavoro di 31mila collaboratori distribuiti in 87 aeroporti e 107 location autostradali.
Ma non è tutto: negli stessi giorni in cui nella Grande Mela Gilberto Benetton, presidente di Autogrill, riceveva il Gei award 2017, una sorta di Oscar assegnato dalla comunità italiana ha chi ha contribuito al miglioramento dell’immagine e del prestigio del Belpaese nel mondo, per restare competitivo ad Assago il gruppo procedeva sulla via della ristrutturazione operativa, creando una holding strategica che sarà il cervello pensante per lo sviluppo e la crescita, e due società controllate al 100% che gestiranno le attività nelle varie aree strategiche. Secondo l’Ad del gruppo, Gianmario Tondato da Ruos, ciò porterà maggiore flessibilità nelle scelte di investimento. In questa lista è sempre l’Unione a stelle e strisce il terreno di conquista privilegiato, con il ricco sistema di aeroporti in testa, che da solo fa più traffico del resto del mondo.
Ma l’Italia non sarà marginale, come dimostrano le iniziative con Eataly, il rinnovo di numerose aree di sosta come Cantagallo, e le aperture già effettuate e in programma, in patria e all’estero, del format Bistrot, per una ristorazione sostenibile che valorizza il territorio e l’artigianalità dell’offerta di ciascuna location.