Per il 55% dei lavoratori dipendenti italiani mangiare sano al lavoro è un asset sempre più importante. Il dato emerge dal consueto food barometer realizzato da Edenred, colosso mondiale nelle soluzioni transazionali destinate a imprese, dipendenti e merchant con un volume d’affari di oltre 26 miliardi di euro nel 2017, di cui il 78% attraverso formati digitali.
Il sondaggio è stato condotto fra oltre 25.000 lavoratori dipendenti e più di 1.400 proprietari di ristoranti in 8 Paesi europei: Austria, Belgio, Repubblica Ceca, Francia, Italia, Portogallo, Slovacchia e Spagna. Ne emerge che: il 75% dei lavoratori dipendenti fa la pausa pranzo tutti i giorni (+5% rispetto al 2014); il 43% delle persone (+15% sul 2003) fa attenzione a ciò che mangia, scegliendo una dieta sana; il 72% (+43% sul 2016) ritiene che un’azienda dovrebbe aiutare i propri dipendenti a mangiare sano e migliorare il benessere sul posto di lavoro; il 33% vorrebbe avere accesso a una rete di ristoranti con menu equilibrati.
In Italia la maggioranza degli intervistati va a pranzo fuori dal luogo di lavoro e dichiara che i criteri per scegliere dove mangiare sono, in ordine di importanza: la vicinanza con la propria sede lavorativa (56,2%), l’offerta di cibo sano (55%) e la velocità del servizio (52,1%). Siamo dunque secondi solo agli spagnoli e distanziamo di molto gli altri Paesi per l’importanza attribuita a un’offerta sana ed equilibrata. Inoltre, più del 42% del panel tricolore è attento ai prodotti locali e alla stagionalità, contro una media continentale che si ferma al 30%.