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Il whopper diventa… ribelle: negli oltre 200 locali italiani di Burger King, e in 2.500 in 25 paesi europei, è arrivato l’hamburger vegetale. Si tratta del più grande lancio di un nuovo prodotto mai realizzato dal gigante Usa del fast food.
Il Rebel Whopper nasce dalla partnership con The Vegetarian Butcher, azienda dei Paesi Bassi specializzata nella produzione di carni vegetali, da un anno parte della multinazionale anglo-olandese Unilever, colosso dell’alimentare titolare di 400 marchi tra i più diffusi nel campo f&b.
Dopo il successo riscontrato dalla versione cruelty free del whopper negli Usa e in Svezia, l’ultimo nato in casa Burger King consiste in una polpetta di origine vegetale cotta come sempre alla griglia, accompagnata da pomodori e lattuga fresca, maionese, ketchup, cetriolini croccanti e cipolle racchiusi in un morbido pane al sesamo.

Un panino per tutti

“Una risposta ai trend di mercato e alla richiesta dei clienti: un prodotto rivoluzionario che esce dagli schemi: ecco perché è rebel”, ha spiegato Andrea Valota, AD di Burger King Restaurants Italia nel corso della presentazione della novità.
Un modo non solo per andare incontro ai nuovi must nel campo della ristorazione (quelli che tanto piacciono ai millenials) ma anche per conquistare nuovi clienti, flexitariani o veg-veg in primis (magari in versione soft dato che i “duri e puri” forse rifiuterebbero l’idea sentire gli aborriti sapori della carne benché in una versione ottenuta attraverso l’uso di proteine della soia e del grano), che potrebbero trovare anche in un ristorante per onnivori o carnivori tout court una proposta in linea con i loro desiderata, magari da provare in gruppo con gli amici.
Dal contenuto calorico non dissimile da quello della versione classica del panino icona di BK, il Rebel whopper è pure offerto a un costo in linea con quello del fratello maggiore, 4,80 euro.

 

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