La crescita del delivery è sotto gli occhi di tutti: sfrecciano (a volte anche pericolosamente…) in un numero crescente di città i fattorini delle app di consegna di cibo (e non solo), e non è raro vedere angoli urbani dove, muniti di biciclette e strumenti per il trasporto, attendono i nuovi ordini sempre più numerosi.
Cosa…
Ecco perché una delle piattaforme più sviluppate, la spagnola Glovo, presente in 90 piazze del Belpaese, ha deciso di creare a Milano, la città dove ha il maggior traffico in Italia, un centro polifunzionale, punto di ritrovo e spazio di condivisione per gli oltre 1.600 rider attivi sulla in città.
… dove e…
Situato in viale Ercole Marelli – 250 mq suddivisi tra sportello rider, aule di formazione, officina attrezzata e area ricreativa – il centro nasce con l’obiettivo di fornire ai rider supporti e servizi (per caricare il cellulare, sostituire gli zaini, incontrarsi con un amico o semplicemente fare un pitstop) ma anche di rafforzarne il senso di comunità, potendosi altresì confrontare con l’azienda.
… perchè
Una necessità resa più forte dalla crescita che ha registrato in Italia (ordini su del 135% da gennaio 2019 ad oggi, +300% le consegne per la cena e +250% quelle a pranzo rispetto ai primi 6 mesi del 2018) dove il food delivery è il primo comparto del mercato online, con un fatturato di 566 milioni di euro.
Oggi il 93% delle città italiane con popolazione superiore ai 50mila abitanti è coperto da servizi di consegna a domicilio (era solo il 74% nel 2017) e circa un abitante su due (47%) può ordinare online piatti pronti, contro il 33% del 2017.