Alla fine dell’anno, il Gruppo Pellegrini arriverà a 630 milioni di euro di fatturato, contro i 590 del 2018.
Prosegue spedita la crescita del colosso milanese fondato nel 1965 e guidato ancora oggi da Ernesto Pellegrini, articolato nella Pellegrini SpA, attiva in Italia, e nella Pellegrini Catering Overseas SA, cui fanno capo gli appalti oltreconfine.
La crescita registrata quest’anno è da riferire in particolare ai 60 nuovi appalti acquisiti, per un valore di oltre 68 milioni di euro, che hanno fatto lievitare il fatturato del ramo italiano del Gruppo fino a 600 milioni di euro.
Tutto questo grazie alla collaborazione di oltre 9.000 dipendenti che, al ritmo 200mila al giorno, servono oltre 42 milioni di pasti in oltre 500 mense gestite.
Se dalla ristorazione la Pellegrini ricava il 40% del suo fatturato, cresce anche il peso delle Welfare solutions, con oltre 55 milioni di voucher emessi nel 2019. Da citare a riguardo la collaborazione siglata in questi giorni con la piattaforma di food delivery Offlunch.com, i cui utilizzatori a Roma e Milano potranno ordinare il pranzo in ufficio con un semplice click usando i buoni pasto elettronici Pellegrini per effettuare il pagamento.
Le altre tre divisioni dell’azienda milanese sono Pulizie e servizi integrati, Vending e Fornitura derrate alimentari. In quest’ultimo ambito, da sottolineare l’importanza di Central Food, piattaforma integrata di stoccaggio, lavorazione della carne, analisi delle derrate e sede dell’Accademia Pellegrini. Collocato a Peschiera Borromeo (MI), sono previsti nuovi investimenti nel 2020 per l’ulteriore sviluppo dello stabilimento. Anche a Pomezia, in provincia di Roma, è attiva una struttura simile.