Fino a 255 euro di sconto a famiglia: la mensa scolastica bio è “d’eccellenza” e il Comune di Bari usa il premio del fondo nazionale per tagliare le tariffe del servizio di refezione scolastica.
Dopo che a marzo 2019 il Ministero delle Politiche Agricole ha attribuito al servizio di refezione scolastica del capoluogo pugliese il sigillo di “mensa di eccellenza” per la qualità e la tracciabilità dei prodotti biologici utilizzati, l’ente ha ricevuto un riconoscimento di 480mila euro, destinandolo in toto alla riduzione dei costi a carico degli utenti nell’anno in corso (2019/20), come indicato nell’avviso approvato in Giunta. E ulteriori 100mila euro, come previsto dal bando ministeriale, saranno destinati ad attività di sensibilizzazione e promozione della corretta alimentazione e della filiera biologica nelle scuole cittadine. Soddisfatto il sindaco Antonio Decaro, che ha colto l’occasione per saldare qualche conto in sospeso: “Quando abbiamo introdotto nelle mense scolastiche gli hamburger di lenticchie, o il cous cous con le verdure, e siamo stati inondati di polemiche, potevamo tornare indietro, ma non lo abbiamo fatto: perché abbiamo a cuore la salute dei bambini”.
Vantaggi per tutti
In base al provvedimento adottato, tutte le fasce di reddito potranno contare su una sensibile riduzione dei costi del servizio, che, così come per i genitori con reddito Isee inferiore a 6mila euro annuo, diventerà del tutto gratuito per gli utenti della seconda fascia, da 6mila a 12.500 euro. Il risparmio va poi da un minimo di 150 euro all’anno per chi ha un imponibile superiore ai 30mila euro a un massimo di 255 euro per la fascia compresa tra 12.500 e 19.000 euro.
Nel caso di utenti morosi nell’anno scolastico 2018/19, si procederà alla compensazione con il credito maturato per effetto della riduzione dei costi stabilita per l’anno in corso. In tal caso, la richiesta di rimborso potrà essere effettuata esclusivamente per l’importo eccedente la somma compensata.