12+3: Berberè ha tagliato il nastro all’ultimo locale di una catena che, in pochi anni, ha portato la pizza artigianale – con farine macinate a pietra e impasto a pasta madre viva – in 12 location italiane e in 3 a Londra.
Collocato a due passi dalle Colonne di San Lorenzo, a ridosso del Carrobbio, dove sorgeva la Colonna Infame di manzoniana memoria (ora rimossa e sostituita con una scultura semi nascosta dall’androne di un moderno palazzo a ricordo dell’ingiusto supplizio del barbiere Mora e del commissario Piazza), il locale appena inaugurato, 90 posti a sedere per 250 mq, presenta anche due importante novità: il primo Mikkeller bar, il corner della brew firm danese (dieci le birre alla spina, oltre che una selezione in bottiglia e lattina), e le “montanarine” di Berberè, pizze fritte in tre varianti (“Pomodoro, parmigiano reggiano e basilico”, “Stracciatella e crudo di Norcia” e “Pomodoro, bufala, acciughe e origano”) che si aggiungono il menu stagionale e tradizionale.
Prosegue quindi la crescita del format con cui i fratelli Aloe portano in Italia e all’estero una pizza stra premiata: 3 spicchi del Gambero Rosso, miglior pizzeria bio d’Italia ai Pizza Awards e 14ª posizione nella classifica mondiale dei Top50Pizza.