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“Il decreto firmato ieri dal presidente del Consiglio conferma le nostre previsioni: il servizio di consegna a domicilio dei pasti provenienti dai ristoranti è consentito e prosegue regolarmente. Un aiuto per milioni di persone costrette in casa, in particolare per i più anziani che possono continuare a farsi consegnare cibi preparati nei loro ristoranti di fiducia”.
Così Fipe, Federazione italiana dei Pubblici esercizi, in merito alle ultime misure prese dal governo per contenere il covid-19.
“Come abbiamo sottolineato sin dal primo giorno è tuttavia indispensabile che questo servizio venga svolto nel pieno rispetto delle disposizioni di sicurezza sia per i lavoratori coinvolti che per i consumatori”.

Le linee guida

Allo scopo di garantire consegne sicure sia per i clienti che per i rider, Fipe e Assodelivey hanno elaborato e diffuso delle apposite linee guida, elaborate in collaborazione con i principali operatori del settore, in vista di un progressivo aumento di questa modalità di acquisto di cibi che coinvolge un numero crescente di affiliati. Basti dire che una delle app più utilizzate, Deliveroo, a fine marzo ha visto balzare del 40% il numero dei ristoranti che ha fatto richiesta di entrare nella rete degli affiliati. La piattaforma ha inoltre introdotto una nuova assicurazione privata per tutti i fattorini che dovessero risultare positivi al covid-19, la “consegna senza contatto” e un rimborso per l’acquisto di materiale igienico-sanitario come mascherine, guanti e gel igienizzante.
A sua volta, JustEat, che il 26 e 27 marzo per ogni ordine effettuato sull’app in tutta Italia ha donato 50 centesimi all’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, ha dato indicazioni per consegnare gli ordini in modalità contactless – almeno un metro di distanza – tra i clienti e i propri fattorini, per i quali è in corso la distribuzione di mascherine e guanti in tutta Italia, congiuntamente all’attivazione di un supporto economico dedicato, che sarà disponibile a breve, in caso di contagio.

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