JustEat porta la solidarietà in sella ai suoi rider.
Se il mondo del food&beverage a 360° patisce per primo gli effetti dell’emergenza coronavirus, è anche attivo nelle retrovie per sostenere con diverse iniziative di solidarietà chi in questo momento combatte davvero in prima linea una battaglia ancor più importante: quella per la vita. Ammalati, medici, infermieri, personale sanitario e quei lavoratori che, svolgendo mansioni in ambiti considerati essenziali (vendita e trasporto di generi alimentari, servizi pubblici vitali, aziende farmaceutiche, etc), sono variamente alle prese con la paura o l’incubo del contagio.
Tra le iniziative più recenti, quella messa in campo in uno dei pochi segmenti del foodservice che non soffre il lockdown, il delivery, dal leader di mercato a livello mondiale JustEat: la piattaforma inglese presente in 13 mercati con 28 milioni di clienti, in Italia vanta una rete di oltre 13.000 ristoranti partner in più di 1.100 comuni da nord a sud dello Stivale.
Il 26 e 27 marzo sfruttando questa posizione di forza, per ogni ordine effettuato sull’app in tutta Italia donerà 50 centesimi all’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, per l’acquisto di nuove attrezzature indispensabili a combattere l’emergenza. L’obiettivo è superare 50mila euro di di fondi raccolti, garantendo in questo modo l’acquisto di apparecchiature necessarie per la ventilazione e la terapia intensiva e dispositivi per la protezione individuale. Non è tutto: con alcuni ristoranti partner (cui JustEat ha inviato un documento di linee guida per l’attività di food delivery sicura redatto con Fipe e ad AssoDelivery), saranno avviate consegne a domicilio solidali presso gli ospedali di Milano e successivamente in altre città, e a favore di famiglie e comunità di Caritas Ambrosiana, con consegne a domicilio di piatti dai ristoranti aperti solo per le consegne a domicilio. Tutto questo grazie all’iniziativa Piatto Buono, lanciata all’interno del progetto Ristorante Solidale di JustEat lo scorso 5 febbraio, in occasione della giornata contro lo spreco alimentare.
Tutte le consegne verranno effettuate sempre in modalità contactless – almeno un metro di distanza – tra i clienti e i fattorini della piattaforma, per i quali è in corso la distribuzione di mascherine e guanti in tutta Italia, congiuntamente all’attivazione di un supporto economico loro dedicato, che sarà disponibile a breve, in caso di contagio da Covid-19.