Un risparmio di 5.300 tonnellate di Co2 equivalente e di circa 2 milioni di metri cubi d’acqua in 3 anni, promuovendo nelle mense aziendali e universitarie dei menu sani e sostenibili: sono questi i portati del progetto europeo Su-Eeatable Life, che, dopo il test in Regno Unito, parte anche in Italia con la fase sperimentale realizzata da Fondazione Barilla come capofila.
Il progetto, alla cui realizzazione partecipano anche l’Università di Parma e Ducati Motor Holding, vede nel Belpaese la partecipazione di Camst, Felsinea ed ER.GO (Azienda Regionale Emilia-Romagna per il Diritto agli Studi Superiori) sul fronte operativo.
Tra Italia e Uk, saranno 3.150 in totale le persone coinvolte in media ogni giorno in questa iniziativa, quattro le aziende e tre le università. Lo scopo è presto detto: dimostrare che è possibile ispirare i cittadini dell’Unione, attraverso 8 consigli pratici, ad adottare diete sane e sostenibili, con una prevalenza di prodotti di origine vegetale (verdura, legumi e frutta) e cereali (es. farro, orzo, riso) o loro derivati (es. pasta, pane, couscous, polenta), meglio se integrali, privilegiando le materie prime di stagione.
Al progetto collaborano i partner greenApes, Benefit Corporation (che fornisce la piattaforma digitale usata per ingaggiare gli utenti nelle mense), la Wageningen University (responsabile insieme a Fondazione Barilla dell’elaborazione dei dati raccolti) e Sustainable Restaurant Association (partner che supporta lo sviluppo dell’iniziativa in Uk).