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La prima cook room italiana di Glovo, la piattaforma internazionale di anything delivery presente con oltre 5.000 partner in più di 100 città del Paese, ha aperto all’ombra della Madonnina: una cucina in outsorcing pensata per sostenere ulteriormente le potenzialità del food delivery, sia per i partner sia per gli utenti finali. A base dell’iniziativa c’è l’incremento costante degli ordini attraverso l’app, con il conseguente rischio di saturazione delle cucine dei ristoranti affiliati. Non solo: la struttura offre la possibilità di testare i propri prodotti in un mercato cittadino senza aprire una sede fisica.
In soldoni la cook room è uno spazio riservato a chef e rider, che migliora l’efficienza del delivery e offre un servizio aggiuntivo agli esercizi commerciali che lavorano con la piattaforma. Come funziona? Il consumatore ordina tramite l’app, ma il corriere di Glovo ritira l’ordine direttamente presso la cook room anziché recarsi in un ristorante o in uno store.
Dotata di cucine professionali, la struttura può ospitare fino a sei partner. Tomatillo, PacifikPoke, Pescaria e BUN sono i primi brand ad aver aderito al progetto e a essere già operativi presso nella cook room meneghina.
Dopo i test realizzati in Spagna (a Madrid e Barcellona) e America Latina (a Lima con 2 location e a Buenos Aires), l’app spagnola ha voluto portare questa innovazione anche in Italia, partendo dalla realtà più dinamica in ambito food, Milano appunto.

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