Secondo uno studio Coldiretti/Ixè, per oltre 7 italiani su 10 (il 72% per l’esattezza) occorrerà “resistere” almeno fino all’inizio dell’estate per uscire dalla crisi provocata dal Coronavirus.
Meno ottimista il 14% degli italiani che secondo l’indagine pensa che la “guerra” in corso durerà fino all’autunno, mentre per il 9% bisognerà attendere addirittura la fine dell’anno. Una situazione senza precedenti affrontata con responsabilità dalla grande maggioranza della popolazione del Belpaese, con l’88% dei nostri connazionali per i quali bisogna rispettare sempre le indicazioni su spostamenti, distanze e assembramenti legate all’emergenza, mentre un altro 11% afferma di farcela la gran parte del tempo, anche se, qualche volta, capita di sgarrare. Solo l’1% è costituito da “furbetti” che ammettono di non rispettare mai le regole.
Riaprire turismo e ristorazione
Ebbene, proprio contro comportamenti trasgressivi che si riverberano poi sulla salute di tutti, il 72% degli intervistati considera giusto segnalarli alle forze dell’ordine: assembramenti di persone o feste in casa dei vicini con ospiti in testa. Un risultato che secondo Coldiretti evidenzia un elevato livello di responsabilizzazione della popolazione di fronte alla pericolosa emergenza, con un condanna diffusa per azioni che mettono in pericolo la sicurezza di tutti.
La riapertura delle attività turistiche è molto attesa, dopo che la chiusura per i ponti di primavera, ha causato perdite stimate di 8 miliardi di euro. E il conto potrebbe salire enormemente se il blocco continuerà per tutta l’estate, “con il cibo che è la voce principale del budget delle famiglie in vacanza in Italia: circa un terzo della spesa delle vacanze è infatti destinato a ristoranti, pizzerie, trattorie o agriturismi, ma anche a street food o specialità enogastronomiche, per un valore complessivo stimato in circa 30 miliardi nel 2019”, sottolinea Coldiretti.