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Si chiama Employee Relief Program il piano lanciato da Sodexo a sostegno dei propri dipendenti: vale 30 milioni di euro e coinvolge 470mila addetti in 67 paesi in cui è presente e opera il gruppo francese.
Parte dell’iniziativa è la rinuncia fatta da oltre 200 top manager della multinazionale al proprio bonus per l’anno fiscale 2020. In aggiunta a ciò, per i prossimi sei mesi tutti i membri del Comitato esecutivo contribuiranno con il 10% del proprio stipendio. Faranno anche di più il presidente Sophie Bellon e l’ad Denis Machuel che rinunceranno al 50% del proprio compenso.
Lo scopo del programma straordinario messo in campo dall’azienda è presto detto: fornire un sostegno concreto ai collaboratori danneggiati dalla sospensione dei servizi ristorativi in numerosi ambiti e dalla conseguente contrazione dei salari legata alla riduzione delle attività lavorative. Come? Garantendo loro una capacità di spesa più vicina possibile a quella a disposizione prima della crisi.

 

Qui Italia

Poiché l’Italia è stata tra i primi paesi e tra i più duramente colpiti dal virus, Sodexo Italia ha ampliato il supporto dell’Employee Relief Program con un proprio piano di solidarietà, attivato gli ammortizzatori sociali e anticipato il fondo di integrazione salariale per dare sollievo immediato ai lavoratori, senza attendere i tempi della burocrazia, come ha spiegato il presidente e Ad Stefano Biaggi. Attiva dal 1974, la costola italiana del gruppo transalpino (colosso da 22 miliardi di euro di fatturato creato nel 1966 da Pierre Bellon che ogni giorno serve 100 milioni di consumatori), dà lavoro a 10.100 persone che operano in 1.300 punti servizio da nord a sud dello Stivale.
“Stiamo facendo il possibile per aiutare i dipendenti concretamente dal punto di vista economico, garantendo loro il posto di lavoro e con sostegni alla capacità di spesa malgrado la diminuita attività operativa. Voglio esprimere la mia gratitudine nei confronti di tutti i dipendenti, sia coloro che a causa della chiusura di scuole e aziende si sono dovuti fermare loro malgrado, sia coloro che hanno lavorato con coraggio nei presidi sanitari accanto ai medici e ai pazienti”, ha sottolineato con orgoglio Biaggi.

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