Parola d’ordine: ripartenza. Mentre festeggia il 75° anniversario dalla fondazione, Camst guarda con fiducia al domani.
Non erano trascorsi neppure due mesi dalla fine della seconda guerra mondiale quando 16 cuochi e camerieri si univano nel segno (e nel sogno) della ricostruzione di un Paese distrutto da cinque anni di conflitto bellico. Come? Preparando cestini con cibi e bevande da vendere ai viaggiatori in transito dalla stazione di Bologna.
Da allora la coop di strada ne ha fatto tanta, tanta davvero: dai 16 fondatori del 1945 si è passati ai circa 16mila dipendenti attuali, collaboratori, anzi “persone” di un gruppo che ha raggiunto un fatturato di 780 milioni di euro nel 2019.
La parola al presidente
“Così come per i nostri padri fondatori, oggi siamo uniti nella comune voglia di ripartenza. L’azienda è cambiata molto nel corso dei decenni, ma non ha mai perso la sua anima cooperativa, attenta alle persone e alla qualità dei servizi che porta in tutta Italia e in Europa. Oggi stiamo affrontando con energia le sfide del momento storico che stiamo vivendo, sempre con fiducia e con lo sguardo rivolto al futuro”: così Francesco Malaguti, che dall’alto del suo ruolo di presidente del gruppo ci accompagna in una disamina che, guardando con orgoglio al passato, si proietta senza timore nel domani.