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Camst, colosso italiano della ristorazione e il Gruppo multiservizi Hera hanno siglato un patto indirizzato alla sostenibilità e all’impegno reciproco per la realizzazione di progetti di economia circolare. Un protocollo della durata di due anni, con due obbiettivi comuni: migliorare la qualità della raccolta differenziata e ridurre la quantità di rifiuti prodotti. I ristoranti, attualmente coinvolti sono situati nella provincia di Bologna, ma l’obiettivo è quello di espandere il raggio d’azione nei prossimi mesi.

Spreco? No grazie

La collaborazione tra le due aziende italiane, è indirizzata alla ricerca e l’introduzione all’interno dei punti di ristorazione coinvolti, di materiali sostitutivi alla plastica monouso, che abbiano il minor impatto ambientale possibile. Sono previste anche delle azioni volte a ridurre lo spreco e al riutilizzo dei pasti non consumati. Hera fornirà un supporto alla raccolta differenziata e al trattamento dei rifiuti prodotti dai ristoranti.
I numeri coinvolti sono importanti: sul territorio nazionale sono 130 milioni i pasti preparati ogni anno da Camst, mentre 15 mila le persone che vi lavorano. Il Gruppo Hera metterà a disposizione tutta la propria esperienza in campo ambientale: è il 1° operatore nazionale per rifiuti trattati e nel 2019 ha superato il 64% di raccolta differenziata in media, con più di 180 comuni e 3,2 milioni di cittadini serviti. Inoltre è stata la prima utility, e la seconda società in Italia, ad entrare a far parte della Fondazione Ellen MacArthur, che raccoglie le realtà più attive su scala globale nella transizione verso l’economia circolare.
Sarà organizzata una capillare campagna di comunicazione e sensibilizzazione nei confronti dei clienti e dei dipendenti stessi dei punti di ristorazione.

Le dichiarazioni

Le partnership tra imprese, costruite su principi, valori e obiettivi condivisi che mettono al centro le persone e il pianeta, sono fondamentali per il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda Onu 2030″,  ha commentato Francesco Malaguti, presidente di Camst. “Ogni giorno centinaia di migliaia di persone usufruiscono dei nostri servizi di ristorazione e facility. Il nostro impegno è rivolto a far sì che le nostre attività abbiano un impatto positivo sull’ambiente e generino valore per la collettività. Questo accordo rappresenta un passo importante in questo percorso”.
A sua volta, Stefano Venier, amministratore delegato del Gruppo Hera, ha dichiarato: “La transizione verso un’economia circolare è una sfida prima di tutto culturale, fatta di tante azioni messe in campo con continuità. Questa intesa con Camst ne è un esempio virtuoso. Due grandi realtà che collaborano per portare avanti il cambiamento. La nostra economia è ancora troppo lineare, basti pensare che, a livello mondiale, su tutto il materiale classificato come rifiuto, solo l’8,6% viene riutilizzato. Il percorso è senza dubbio complesso e le aziende come Hera e come Camst hanno l’obbligo di dare l’esempio per tutelare l’ambiente e le generazioni future”.

 

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