Cinque milioni di euro da ripartire tra tutte le Regioni italiane per sostenere le mense scolastiche biologiche: la Conferenza Stato-Regioni ha sancito l’intesa sul decreto del Ministero delle Politiche Agricole, di concerto con il Ministero dell’Istruzione, avente per oggetto il riparto per l’anno 2020. In questo modo le Regioni potranno ridurre i costi a carico delle famiglie beneficiarie del servizio di refezione bio e realizzare iniziative di informazione e di promozione nelle scuole per una sana alimentazione.
Istituito nel 2017, il Fondo “premia” le mense biologiche certificate che rispondono ai requisiti previsti dal Mipaaf, dove oggi vengono serviti oltre 11 milioni di pasti. Che, per qualificarsi bio, devono rispettare percentuali minime di utilizzo in peso e per singola tipologia di prodotto impiegato.
I criteri
I criteri con i quali è stato ripartito il fondo per l’annualità del 2020 sono i seguenti:
– la quota dell’86%, pari a 4,3 milioni di euro è ripartita tra tutte le Regioni sulla base dei pasti erogati. Le Regioni trasferiscono le risorse alle stazioni appaltanti (Comuni) per abbattere le tariffe delle famiglie; il contributo massimo per stazione appaltante è di 800.mila euro pari al 16% del fondo;
– la quota del 14% pari a 700mila euro, finalizzata ad iniziative di promozione nelle scuole, è ripartita sulla base della popolazione scolastica tra tutte le Regioni (ad esclusione della Regione Emilia Romagna che ha già assolto tale promozione). Le Regioni utilizzano direttamente o possono trasferire tutta o una parte della quota delle risorse alle stazioni appaltanti per la realizzazione delle iniziative divulgative.
MLA