Un anno record per il Gruppo Serenissima Ristorazione, che ha chiuso il 2019 con un fatturato consolidato salito a 408 milioni di euro: un balzo del 31,32% rispetto all’esercizio precedente, quando si era chiuso a 311. Un risultato che il colosso veneto del foodservice fondato e guidato da Mario Putin (50 milioni di pasti annui, 14 società collegate, 9.500 dipendenti fra Italia e estero e più di 120 ospedali e 250 strutture socio-assistenziali servite) ha raggiunto grazie business plan ambizioso, che ha previsto oltre 100 milioni di euro di investimenti nel triennio 2019-2022. L’obiettivo è presto detto: sostenere un solido piano di acquisizioni, per una presenza sempre più capillare dell’azienda sul territorio, e garantire la costruzione di nuovi centri di produzione che rispettano i più alti standard di sicurezza igienico-sanitaria.
La forza dei numeri
Tornando ai numeri, il valore di produzione ha superato nel 2019 i 412 milioni di euro, in aumento del 30% rispetto ai 317 milioni del precedente esercizio, mentre gli utili sono saliti a 8,5 milioni di euro netti (+1,49%) e l’EBITDA è cresciuto del 17,26%, attestandosi a 23 milioni di euro circa. Infine, il patrimonio netto del gruppo è arrivato a 100 milioni di euro.
Nel 2019 il Gruppo veneto ha integrato nella propria struttura organizzativa Euroristorazione, che ha portato in dote 2.900 dipendenti, 17 centri cottura nel Centro e Nord Italia, 20 milioni di pasti l’anno distribuiti in oltre 800 imprese, 40 strutture socio-sanitarie e 160 appalti pubblici.
La solidità economica di Serenissima Ristorazione è anche dimostrata dalla recente assegnazione del Premio Industria Felix, realizzato in collaborazione con Cerved.
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