“Il settore si è trovato a reagire, con la forza che lo ha sempre contraddistinto, a una crisi senza precedenti storici”: è quanto ha detto Andrea Rossi, presidente EFCEM Italia nel corso dell’Assemblea generale dell’associazione confindustriale che, in seno ad APPLiA Italia, riunisce le imprese del settore professionale per ristorazione e ospitalità, rappresentando i settori cottura, lavaggio e refrigerazione per tutte le linee di prodotto. Un comparto industriale per l’Horeca che vede l’Italia leader mondiale con un fatturato superiore ai 5 miliardi di euro l’anno, ma che oggi rischia di pagare un conto salatissimo alla crisi. La filiera è infatti tra le più penalizzate, benché, a detta di Rossi, la tutela della salute e le esigenze di produttori e ristoratori possano coesistere.
Lo stato del comparto
Il 2019 ha confermato condizioni economico-finanziarie generalmente positive per il settore italiano delle apparecchiature professionali per ristorazione e ospitalità, anche se gli indici di redditività registrano, dopo alcuni anni di crescita, un andamento calante: da un lato si sono ridotti dello 0,6% i margini operativi e dall’altro è diminuito di un ulteriore 1% il valore della produzione in rapporto al capitale investito, indicando la presenza a livello settoriale di una capacità produttiva non adeguatamente utilizzata.
Inevitabile che le misure restrittive attuate in primavera e autunno a causa del Covid abbiano impattato e impatteranno su tutta la filiera delle attrezzature professionali: nel primo quadrimestre del 2020, il settore ha infatti registrato un calo degli ordinativi di circa il 35% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente; l’andamento ordini di maggio-giugno è stato inferiore del 27% rispetto al 2019; e la previsione di chiusura anno si avvicina al -40%.
Sempre in riferimento al 2020, la produzione, inoltre, ha rilevato un abbassamento per più del 25%, con un aumento dei crediti in sofferenza superiore al 20%.
Il 61% delle imprese ha attivato in questo momento il regime della cassa integrazione, per lo più verso i propri dipendenti impiegati nella produzione, e ben l’87% ha anticipato questi ultimi importi con risorse proprie.
AAA contributi cercansi
Consapevoli delle esigenze sanitarie, EFCEM chiede nondimeno al Governo un supporto maggiore a ristorazione e ospitalità per l’acquisto di attrezzature tecniche funzionali allo svolgimento delle loro attività. In che modo? Ad esempio attraverso un credito di imposta per gli investimenti in beni strumentali nel settore Horeca, con possibilità di cessione del credito, riservato ai soggetti beneficiari del contributo a fondo perduto introdotto dal DL Ristori.
Rinnovare le attrezzature con i prodotti attualmente in produzione avrebbe diversi vantaggi: migliora la qualità di lavoro del personale in cucina grazie ad apparecchiature più efficienti, ergonomiche e sicure; aumenta il risparmio energetico (per i prodotti etichettati del 40-45% e per quelli non etichettati del 25-30%), a tutto vantaggio dell’ambiente.
Riduzioni importanti se si pensa che il consumo degli apparecchi professionali per la ristorazione e ospitalità in Italia ammonta a circa 25.500.000 MWh/anno.
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