Consumi domestici, superfici coltivate, e-commerce, imprese attive, export e prospettive: il biologico italiano cresce in tutte le sue componenti nonostante il Covid. Con l’unica, prevedibile eccezione del fuoricasa. Risultato: ben 4,3 miliardi di euro è il valore del mercato in Italia nel 2020 in termini di vendite grazie alla progressione costante in tutti i canali distributivi. Questo il quadro emerso dall’annuale Osservatorio Sana a cura di Nomisma, in collaborazione con Assobio.
Un risultato significativo se si pensa che quest’anno il mercato sconta la contrazione registrata per la prima volta nel canale dell’out of home: la longa manus della pandemia anche qui ha contratto il business, sceso a 500 milioni di euro, in calo del 27% rispetto all’anno precedente. Una riduzione bilanciata dalla fiducia montante dei consumatori: il duplice incremento delle famiglie acquirenti e dell’incidenza del bio sul totale del carrello alimentare, che passa dal 2,2% del 2014 al 3,6% di quest’anno, si traduce infatti in 3,9 miliardi di euro di consumi “bio” tra le mura di casa, il 7% in più rispetto allo stesso periodo del 2019.
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