Ben 30 botteghe artigiane, oltre 1.000 posti a sedere e un laboratorio radiofonico sospeso che dominerà dall’alto una struttura che si estende su 5.000 metri quadri realizzata a fronte di un investimento di oltre 15 milioni di euro: alla fine dell’emergenza tutto è pronto per l’inaugurazione del Mercato Centrale realizzato in un’ala della Stazione Centrale di Milano di proprietà di Grandi Stazioni.
Come ha precisato il presidente e fondatore di Mercato Centrale, Umberto Montano, il differimento dell’attesa opening è legato all’emergenza in corso, che rende impossibile mettere in moto una squadra di 400 persone coinvolte a vario titolo nel progetto.
Un format in marcia
In piazza IV Novembre intanto sono i dehor colorati ad anticipare cosa accadrà all’interno degli spazi della location: pane, pasta e pasticceria prodotti nelle botteghe artigiane, un banco del pesce lungo 13 metri e le due più grandi pescherie d’Europa, un ristorante di pesce dell’Isola d’Elba dove si cucina il prodotto ittico al carbone e un’immensa enoteca, senza tralasciare ravioli cinesi al vapore, sushi, micro pasticceria francese. Insomma: una vera e propria modena food hall dove la tradizione italiana che incontra la cucina internazionale, come è naturale nel principale scalo ferroviario della città più cosmopolita d’Italia. Attività che permetteranno, oltre al consumo in loco, anche l’asporto e il delivery.
Il format è dunque in marcia, nonostante la momentanea battuta d’arresto: nato nel Mercato di San Lorenzo a Firenze nel 2014 è poi approdato al primo piano dello storico mercato coperto di San Lorenzo di Roma, alla Cappa Mazzoniana della Stazione Termini, nel centro commerciale I Gigli di Campi Bisenzio (FI) con il format “Ai banchi del Mercato Centrale”, e a Torino, al Centro Palatino.
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MLAndreis