Shopping cinese (con testa di ponte elvetica) lungo la Penisola: attraverso l’acquisto effettuato dal gigante svizzero dei pesticidi e dei fertilizzanti Syngenta, acquisita a sua volta nel 2016 per 43 miliardi di dollari, ChemChina controllerà la Valagro di Atessa (CH), un gioiello italiano di riferimento nella nutrizione vegetale (biostimolanti, antiparassitari natutali, ecc.). Una iniziativa pensata in vista dei cambiamenti che si delineano in campo agricolo, dove si prevede una forte limitazione della chimica di sintesi a favore dei prodotti di derivazione naturale, segmento di mercato di cui fanno parte anche i cosiddetti “biologicals”.
La dote di Valagro
Ebbene, Valagro, forte di un fatturato di circa 175 milioni di dollari, 700 dipendenti, 13 società controllate e 8 stabilimenti di produzione in tutto il mondo, porta in dote un portafoglio completo di prodotti, specialmente nel segmento dei biostimolanti e di altre specialità nutrizionali. Grazie a questa operazione, Syngenta completerà l’attuale gamma di biostimolanti e prodotti di biocontrollo, arricchendo la futura pipeline di soluzioni biologicals, caratterizzate da sostanze attive di origine esclusivamente naturale, che stimolano in modo mirato i principali processi fisiologici della pianta, promuovendone la crescita e la produttività.
L’operazione rientra in un piano d’investimento da 2 miliardi di dollari da parte di Syngenta Group, finalizzato a sostenere gli agricoltori ad affrontare gli effetti dei cambiamenti climatici e a migliorare la sostenibilità agricola, in linea con il Good Growth Plan aziendale, secondo quanto sostenuto dal ceo Erik Fyrwald.
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