La Legge di Bilancio 2021 prevede un nuovo sussidio per il mondo della ristorazione: il bonus chef, vale a dire un credito di imposta pari al 40% applicabile sulle spese sostenute per acquistare beni durevoli o per le iscrizioni ai corsi di aggiornamento per i cuochi, effettuate tra il 1 giugno e il 30 giugno 2021, con un tetto massimo raggiungibile di 6.000 euro.
In base a ciò che prevede l’articolo 18 bis della Legge Bilancio 2021, le agevolazioni in questione comprendono due gruppi specifici: i lavoratori dipendenti e i lavoratori autonomi che possiedono una partita IVA (non è necessario essere in possesso del codice ATECO 5.2.2.1.0).
I requisiti
Il requisito principale per accedere al bonus chef, che può arrivare a 6.000 euro, è quello di lavorare all’interno di ristoranti ed alberghi. La cifra elargita non prevede IRPEF e IRAP ed è esclusa dalla determinazione del rapporto di deducibilità. Sarà erogata sotto forma di un credito d’imposta destinato ai cuochi professionisti per diverse opzioni: l’acquisto di macchinari di alta classe energetica per la conservazione, la lavorazione, e la cottura dei prodotti alimentari o l’acquisto di altra strumentazione professionale utile per il contesto culinario o per partecipare a corsi di aggiornamento.
Coloro che possono utilizzare il bonus avvalendosi del credito di imposta equivalente al 40% dei costi sostenuti fino a giugno 2021, potranno anche far accedere ai vantaggi ulteriori soggetti, nei quali sono compresi gli istituti di crediti o altri intercessori.
Sebbene il mondo della ristorazione lamenti aiuti insufficienti a sostegno di uno dei settori più colpiti dalla pandemia e dai provvedimenti restrittivi del Governo, va senz’altro segnalata una misura a vantaggio degli chef.