Un passo indietro per guardare avanti: accompagnato dal motto “New Year, new US”, dopo 20 anni Burger King fa il restyling non solo del logo, ma di packaging, merchandising, menu, divise, segnaletica, decorazioni dei ristoranti, social media, risorse digitali e di marketing.
La catena del panino espresso fondata dagli studenti di James McLamore e David Edgerton, cambia dunque il look utilizzando il font chiamato “Flame”, all’insegna di un ritorno al passato: il rebrand ha visto la rimozione del blu e il ripristino della essenza gloriosamente retrò del logo (ri)lanciato con il nuovo anno, che recupera una versione usata per la prima volta alla fine degli anni ’60.
Insomma: una soluzione minimalista al passo con i tempi, progettata anche per esprimere visivamente i recenti impegni presi dal re del whopper per la qualità del cibo, mediante l’abolizione di coloranti, sapori e conservanti artificiali, e in linea con il suo recente impegno per la sostenibilità ambientale.
Un’immagine audace
“Il design è uno degli strumenti più essenziali che abbiamo per comunicare chi siamo e cosa apprezziamo, e svolge un ruolo vitale nel creare il desiderio per il nostro cibo e nel massimizzare l’esperienza degli ospiti”, ha spiegato Raphael Abreu, Restaurant Brands International Head of Design della multinazionale USA.
“Il nostro rinnovato design visivo è stato creato per incoraggiare i nostri ospiti a celebrare con sicurezza l’espressione di sé, e mette in evidenza le caratteristiche uniche del nostro marchio”, così si legge ancora nella nota che ha accompagnato il lancio di “questa nuova audace immagine!”.