Con un aumento retributivo di 66 euro al parametro 111,00 corrispondente ad un aumento a regime del 4,55% è stato sottoscritto dalle centrali cooperative e i sindacati il contratto delle cooperative agricole.
Agci-Agrital, Confcooperative-Fedagripesca e Legacoop Agroalimentare da un lato, Fai – Cisl, Flai – Cgil e Uila – Uil dall’altro hanno rinnovato il contratto collettivo nazionale per i lavoratori dipendenti delle cooperative e consorzi agricoli. L’accordo, che è stato firmato dopo una trattativa negoziale lunga e complicata, ha una durata di quattro anni e decorre dal 1° gennaio 2020 al 31 dicembre 2023.
La parte economica
Il contratto è applicato da un’ampia ed eterogenea platea di cooperative, per dimensioni e per settore merceologico e rappresenta un punto di equilibrio tra le esigenze di aumenti salariali per i lavoratori e la sostenibilità economica per le imprese cooperative agricole. Queste ultime, duramente colpite dalla congiuntura economica determinata dalla pandemia e dai blocchi, stanno affrontando nuovi ed ulteriori costi e devono fare fronte ad un mercato sempre più instabile ed in continua evoluzione. Sul fronte economico, il contratto prevede un aumento retributivo di 66 Euro al parametro 111,00 corrispondente ad un aumento a regime del 4,55%, che verrà erogato in quattro trance: 10 euro al 1° dicembre 2020; 18euro al 1° dicembre 2021; 19 euro al 1° ottobre 2022; 19 al 1° novembre 2023.
La parte normativa
A testimonianza del valore sociale di questo contratto, dal punto vista normativo è stasta data priorità alle materie che necessitano un intervento dato il momento storico. Qualche esempio: sulla maternità è stata rivisitata la disciplina dell’integrazione della maternità obbligatoria per le operaie a tempo determinato, che è stata resa più efficace e semplice da applicare. Anche al capitolo sicurezza sul lavoro è stata riservata attenzione aumentando le ore di agibilità delle Rls (Rappresentanze dei lavoratori per la sicurezza) nelle cooperative con più di 15 dipendenti, nonché rendendo possibile l’aumento delle ore di formazione eventualmente con modalità e-learning. Per quanto attiene all’assistenza ai famigliari anziani e ai parenti che necessitano di cure, è stato disciplinato l’istituto delle ferie solidali, la possibilità di fruire di 8 ore di permesso retribuito annue per assistenza dei genitori anziani, la possibilità di prevedere al secondo livello di contrattazione la convertibilità di ore di straordinario, permessi o altre indennità non continuative in ore di permesso per l’assistenza di familiari non autosufficienti.
La parte politica
Nel rinnovo del contratto rientrano anche alcune disposizioni di carattere politico quali la costituzione di una commissione paritetica nazionale per esaminare e contrastare le fenomenologie di lavoro irregolare in agricoltura anche attraverso le potenzialità dello strumento cooperativo, unitamente al recepimento dell’accordo interconfederale dello scorso 30 gennaio 2020 in tema di discriminazioni e per il contrasto delle molestie e delle violenze di genere nei luoghi di lavoro, senza tralasciare il riconoscimento di una disciplina ad hoc per le lavoratrici donne vittime di violenza di genere.