Il Senato ha approvato in Commissione Agricoltura la nuova legge sul biologico, che introduce un marchio ad hoc per il bio italiano e un tavolo tecnico al Mipaaf.
Come noto il settore è in costante sviluppo e l’Italia è tra i paesi all’avanguardia con 2 milioni di ettari coltivati, pari al 15% della superficie agricola nazionale, concentrati soprattutto al sud (Sicilia, Puglia e Calabria) e in Emilia-Romagna mentre sono oltre 80.000 gli operatori attivi da nord a sud dello Stivale. Allo scopo di incoraggiare e sostenere la conversione alla coltivazione biologica delle imprese agricole a agroalimentari italiane, il Senato ha approvato la proposta di legge in materia in Commissione Agricoltura.
Tre novità
Tra le novità introdotte dal provvedimento, la nascita di un marchio per il bio italiano che contraddistingua tutti i prodotti biologici realizzati con materie prime coltivate o allevate in Italia, così da assicurare la riconoscibilità immediata dell’origine e garantire la filiera dei prodotti, allo scopo ultimo di favorire la sempre maggiore consapevolezza dei consumatori orientandone i futuri acquisti. Al contempo viene istituito un tavolo tecnico presso il Ministero delle Politiche agricole che vedrà la partecipazione di esperti, ricercatori e rappresentanti del settore della produzione biologica con l’obiettivo di individuare le criticità del settore e offrire le opportune soluzioni. Infine, verrà promosso l’aggregazione tra produttori allo scopo di rafforzare la filiera.
I bio-distretti
Secondo quanto dichiarato dal sottosegretario Giuseppe L’Abbate, che ha seguito l’iter in Senato per il Mipaaf, “siamo i primi al mondo a riconoscere per legge i bio-distretti dando così il giusto valore agli attori che operano nei tanti distretti biologici italiani e permetteremo lo sviluppo e la crescita di questi virtuosi sistemi produttivi locali. Grazie a questa legge rispondiamo ad esigenze di un settore, quello agricolo, che da anni attende aggiornamenti normativi e migliorie per la tutela del comparto biologico. Un comparto su cui il Governo crede fortemente, in linea con gli obiettivi della strategia Farm to Fork. A riprova di tale priorità, L’Abbate ricorda il recente stanziamento di 4,2 milioni di euro in occasione dell’emanazione del bando per la ricerca sul biologico unitamente a 5 milioni di euro a regime a partire dal 2021 già previsti nella legge di Bilancio 2020 per la promozione di filiere e distretti. E’ auspicabile adesso che la – da molti considerata – incomprensibile crisi di governo innescata dalle dimissione dal Governo tra l’altro proprio della titolare del Ministero dell’Agricoltura, Teresa Bellanova, non pregiudichi la approvazione definitiva in aula di una legge tanto importante per il settore (così come di tanti altri provvedimenti indispensabili al Paese in piena pandemia).