Nel 2020 Dussmann ha acquistato il 20% dell’energia necessaria allo svolgimento delle proprie attività da fonti rinnovabili, per un totale di 1 milione e mezzo di kilowattora consumati in un anno. Entro la fine del 2021 l’azienda prevede che la quota di energia verde acquistata salga al 33%, per la gran parte certificata e prodotta da impianti di generazione a fonte rinnovabile (idroelettrica, eolica, solare, biomassa).
Appalti verdi
Gli esempi di “appalti verdi” di Dussmann sono sempre più numerosi: l’Opzione Verde, che consente di preservare l’ambiente riducendo l’impatto inquinante che deriva dall’impiego di energia è prevista nelle scuole di Paderno Dugnano, di Campobasso, di Sondrio, di Sedriano, di Lecco, di Barletta, di Acqui Terme, di Fontaneto d’Agogna, di Civitavecchia, nell’ospedale di Cesena, nel centro cottura di Prato, nella RFI Venezia, a Firenze nei contri di cottura Paolo Uccello, Settignano e Pilati, nelle scuole e nel centro di cottura di Sesto San Giovanni.
E non finisce qui. Sono molti i progetti sul tavolo che riguardano tutti i servizi in cui opera Dussmann: per quanto riguarda la ristorazione, in particolare, l’azienda ha ricevuto l’autorizzazione da parte delle Nazioni Unite a utilizzare l’SDGs Icon pack (i Sustainable Development Goals) relativo agli obiettivi dell’Agenda 2030.
Circular Economy Network
Nel 2021 Dussmann ha avviato, inoltre, il progetto di studio con l’Osservatorio Food Sustainability del Politecnico di Milano a proposito di economia circolare nelle filiere agroalimentari. Infine, l’azienda è socia della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile, con la quale ha realizzato un progetto di sanificazione sostenibile a bordo dei treni ad Alta Velocità. Proprio grazie a tale partnership Dussmann è entrata a far parte del Circular Economy Network, che ha come missione sostenere e promuovere lo sviluppo dell’economia circolare in Italia e collabora a livello governativo per la definizione dei CAM, e attualmente per il Recovery Plan.