Momento difficile per Sirio, società ravennate da 65 milioni di ricavi, arrivata a gestire 80 punti vendita in Italia tra autostrade, aeroporti, ospedali oltre al franchising di brand nazionali e internazionali.
In seguito a un esposto del Collegio sindacale, risalente a febbraio, il Tribunale di Bologna ha revocato il CdA della società (quotata in Borsa sull’Aim), nominando il commercialista Fausto Maroncelli come amministratore giudiziario, con poteri di verifica della situazione contabile, economico e finanziaria.
L’accusa
Il Collegio sindacale aveva prospettato una serie di irregolarità contabili, tra cui casi di sotto-fatturazione, ostacoli posti agli organi di controllo interno, dubbi sull’integrità del capitale sociale e mancata comunicazione di operazioni con parti correlate, che avrebbero dovuto essere rese note al mercato in quanto price sensitive. C’è di più. Come riporta il Corriere di Romagna, un’indagine parallela della Procura di Trento avrebbe scoperto che Sirio, titolare della gestione di alcune aree di servizio sulla A22 del Brennero, avrebbe dichiarato volutamente fatturati inferiori al reale, così da retrocedere una quota inferiore di royalty.
Che qualcosa potesse scricchiolare era emerso, però, dai dati di bilancio. Il 26 marzo scorso, Sirio ha approvato il bilancio al 31 dicembre, da cui emergevano le condizioni previste dal Codice civile per la riduzione del capitale sociale al di sotto del limite legale. La perdita registrata per 14,1 milioni aveva portato il patrimonio netto in negativo per 3,43 milioni.
La parola alla difesa
In seguito alla pubblicazione della notizia della revoca, l’ormai ex amministratore delegato, Stefania Atzori ci ha inviato una nota, che pubblichiamo integralmente:
“Nella mia qualità di azionista di maggioranza ed ex amministratore delegato di Sirio S.P.A., sento il dovere di fornire alcune precisazioni in merito alle notizie apparse sui quotidiani, in merito alla situazione della società.
La decisione del Tribunale di Bologna di nominare un amministratore giudiziario che ha avuto risalto sugli organi di stampa, appare infatti erronea e infondata e sarà oggetto del reclamo che è in fase di preparazione e di imminente deposito dinnanzi alla magistratura competente.
Va innanzitutto ricordato che Sirio S.P.A. è un’impresa con origini emiliano-romagnole, con punti vendita in tutto il nord e centro Italia, che opera nel settore della ristorazione commerciale ospedaliera da trent’anni. Essa ha dimostrato la propria capacità di stare sul mercato e negli ultimi dieci anni è cresciuta a ritmi esponenziali, ampliando i suoi orizzonti e le proposte offerte al pubblico, acquisendo la fiducia di stazioni appaltanti pubbliche e private, società e imprenditori operanti nel settore.
La crisi attuale va messa in relazione esclusivamente con una pandemia che ha messo tra l’altro in ginocchio l’intera economia globale, con aiuti insufficienti o intempestivi rispetto all’emergenza.
Nonostante la grande cornice di incertezza e di grave crisi economica conseguenti al Covid-19, l’azienda, utilizzando tutte le risorse a disposizione, ha fatto il proprio meglio per garantire quella che è sempre stata una sua assoluta priorità: la tutela dei posti di lavoro e il pagamento degli stipendi per assicurare ai lavoratori la possibilità di mantenere le proprie famiglie.
Per reagire alla crisi il Consiglio di Amministrazione si è impegnato a proporre agli azionisti il varo di un piano di ricapitalizzazione e sviluppo tale da poter garantire la continuità aziendale.
In ogni caso, va sottolineato che il provvedimento del Tribunale non prefigura la fine della società e quindi non deve indurre a creare attorno a Sirio un clima di sfiducia rispetto alla sua continuità operativa, che è in ogni caso garantita, nella sicurezza che l’amministratore giudiziario, nell’adempimento dei poteri conferitigli, accerterà la correttezza dell’operato del C.d.A. e la persistenza della continuità aziendale.
Colgo infine l’occasione per esprimere gratitudine agli oltre 700 dipendenti che ogni giorno consentono, e consentiranno, a Sirio di stare sul mercato per continuare a conseguire gli importanti successi imprenditoriali fino a oggi realizzati”.