“L’è tutto sbagliato, l’è tutto da rifare”: lo diceva un “toscanaccio doc” come Gino Bartali ma va bene anche in Sicilia, dove il Tar di Palermo, al termine di una battaglia legale durata oltre due anni, ha annullato la maxi gara da oltre 156 milioni e mezzo suddivisi in 12 lotti per i servizi di ristorazione all’interno delle aziende sanitarie dell’isola. I giudici amministrativi hanno infatti accolto il ricorso presentato da Cot Ristorazione contro la gara. Contestato in dettaglio alla Centrale unica di committenza della Regione Sicilia la modifica in corso d’opera dei termini dell’appalto e una scarsa chiarezza su personale e cucine da utilizzare.
La Trinacria
Un passo indietro: per porre fine al caos nel settore, Palazzo dei Normanni decide di bandire una gara unica per i servizi di ristorazione all’interno di Asp e ospedali della Trinacria: l’importo è enorme, ma nel capitolato mancano ad esempio i prezzi unitari dei singoli pasti. Così, in corso d’opera, le regole vengono modificate: proprio contro questa operazione, però, si schiera Cot, che ritiene che una mossa del genere abbia alterato la competizione. Palla al centro: la gara è da rifare.