La prima ghost kitchen dentro un mall italiano ha aperto nel Centro Porte di Torino, uno dei 50 gestiti da Nhood. L’obiettivo dell’iniziativa intrapresa sull’onda del boom del food delivery e delle cucine fantasma dalla società di servizi immobiliari focalizzata sugli asset mixed use e sulle riqualifiche urbane, attiva nel retail real estate è presto detto: sviluppare nuovi servizi complementari e sinergici alla ristorazione tradizionale per incrementare il fatturato dei ristoratori del 10%.
I virtual brand
Come? Intanto attraverso due inediti virtual brand, il messicano Pacho e l’hamburgeria Ultrasmash, sviluppati in collaborazione con Kuiri, uno dei principali player specializzati nelle altrimenti dette cloud kitchen. Sono già disponibili a pranzo e a cena sulle principali piattaforme di delivery e in versione asporto dalla finestra pick up posizionata vicino all’ingresso del centro, raggiungibile dal parcheggio senza entrare in galleria. Per accedere al servizio, basta usare l’app multiordine già in uso presso i centri commerciali di Nhood a Monza, Vimodrone (MI) e Sassari.
Un supporto al business
È stata Alessandra Nannini, Food Strategy & Development Manager di Nhood a spiegare la ratio del progetto, che è quella di offrire ai tenant un prodotto studiato per il delivery e il take away là dove manca, un servizio complementare che soddisfa i nuovi clienti anche in fasce tradizionalmente meno coperte dai ristoratori nei mall, il tutto utilizzando le cucine esistenti.