Cinque anni dopo la sua inaugurazione, Il Centro di Arese (MI) ha realizzato il restyling della food court. L’importanza dell’offerta f&b nell’immenso mall a nord di Milano è testimoniata dall’aumento del numero delle location ristorative, che dalle 22 delle origini sono diventate 34, mentre i posti a sedere complessivi sono circa 550 senza contare quelli all’interno delle singole location affacciata sulla corte del cibo. Una potenza di fuoco che ha portato la ristorazione a rappresentare il 10% del giro d’affari del centro, che conta oltre 200 negozi.
Finiper mette il F&B al… centro
L’area dedicata a rifocillare i 15 milioni di frequentatori dello shopping center di proprietà di Finiper (cifra registrata prima del Covid) è dunque adesso rinnovata nel look, nei materiali e arricchita di ulteriori contenuti. Come ci hanno spiegato i massimi responsabili della struttura, lo scopo era quello di renderla più bella e fruibile, anche per coloro i quali non devono solo mangiare ma vogliono passare del tempo, sia che sia libero o dedicato allo studio e al lavoro. Una tendenza a dilatare i tempi di permanenza testimoniata peraltro da una media che nel mall realizzato dove un tempo sorgeva l’Alfa Romeo si attesta attorno alle 3 ore. L’area è dunque ora attrezzata per far fronte a una richiesta di oltre 6 milioni di consumazioni all’anno, in una struttura che vede una altissimo turnover della clientela ogni anno, pari al 12%.
Il luogo
Disegnata da Progetto CMR, la food court conclude un percorso tra le gallerie commerciali e costruisce la sua identità attorno a un’idea di urbanità, raccolta e protetta, con un percorso che conduce al chiostro centrale. Un luogo, quello della corte, dalla forte identità e riconoscibilità, realizzato mediante strutture leggere e passanti, rispettose dell’immagine dei brand ristorativi che vi si affacciano e accessibile da tutti i lati, con percorsi fluidi, non obbligati e senza barriere. Nello studio della nuova food court è stata posta grande attenzione alla scelta dei materiali costruttivi e delle superfici che, oltre a rispondere alle più rigorose norme di antincendio e sicurezza, sono performanti in termini di resistenza e sostenibilità, e non rilasciano sostanze nocive. Legno certificato FSC, metallo e tessuti fonoassorbenti di ultima generazione – che rivestono l’imbotte degli archi – garantiscono la piacevolezza di vivere questi spazi non solo per l’esperienza ristorativa ma anche per soste lunghe e meeting di lavoro.
Conferme e novità
Il restyling della food court vede la conferma della presenza di tutte le insegne ristorative già presenti e che il pubblico ha dimostrato di prediligere come McDonalds, KFC, Roadhouse, Dispensa Emilia, La Piadineria, Calavera, Roll eat, Befed e molte altre. L’apertura è inoltre coincisa anche con l’arrivo di una delle novità più attese: nel cuore dell’area ha aperto RIPIENE, un innovativo brand ristorativo che rivisita la classica jacket potato anglosassone in chiave italiana.
Articolo e Photo Credits: Massimo Andreis