Progetti ambiziosi quelli di Cocciuto, il format fondato da Michela Reginato e Paolo Piacentini con l’intento di portare l’innovazione nel mondo della ristorazione moderna. Accanto a una carta rinnovata, ecco che nel primo trimestre del 2022 il brand, che nel 2021 ha sfornato oltre 200.000 pizze nei suoi tre pdv milanesi, pari a un’area di 15mila metri quadrati (più di due campi da calcio), aprirà altre due location in via Procaccini e in via Turati all’ombra della Madonnina. Due nuovi tasselli della catena che manterranno lo stile di Cocciuto, caratterizzato da un’atmosfera cosmopolita e un design “urban chic”, con arredi selezionati e mixati a giochi di cromie e materiali urbani. Per una “restaurant experience” che unisce gusto ed estetica. Con tre location già attive in luoghi strategici della città di Milano – via Bergognone (zona Tortona), Corso Lodi (Porta Romana) e via Melzo (Porta Venezia) – Cocciuto si presenta come punto di riferimento per gli amanti della pizza di qualità.
“Siamo molto soddisfatti del lavoro svolto, abbiamo organizzato attività divertenti e molto apprezzate, come i Bold Brunch, che hanno intrattenuto il pubblico con quattro appuntamenti domenicali a tema. Abbiamo conquistato nuovi clienti, anche grazie all’alta qualità degli ingredienti che regolarmente introduciamo, selezionati presso piccoli produttori, realtà italiane e Presidi Slow Food, che ci consentono di eccellere nell’offerta. Nel corso del 2022 proseguiremo in questa direzione e il nuovo menu ne è un perfetto esempio”, raccontano Paolo Piacentini e Michela Reginato, founder del brand. “Le aperture in programma ci permetteranno di allargare il bacino di clientela che, siamo sicuri, sapremo far innamorare della cucina di Cocciuto”.
Il nuovo menu
Dopo aver scalato le classifiche delle più autorevoli pizzerie d’Italia, Cocciuto rinnova la sua proposta con l’introduzione di abbinamenti inediti. Spicca la Pizza Braciolata, con protagonisti il ragù di braciole e la stracciatella di gorgonzola km 0. Dai sapori intensi anche la Pizza Amatriciana Cocciuta con guanciale di Amatrice, conciato romano – Presidio Slow Food – e pepe nero. Degna di nota è l’amatissima Pistacchiata, ora anche in versione Provolata, con l’aggiunta di provola affumicata al pistacchio di Bronte e mortadella Bonfatti.
Ma Cocciuto non è solo pizza: l’insegna, che fin dalle origini si distingue per un menu eclettico dal twist internazionale, presenta nuovi piatti e rivisitazioni dei suoi best seller. Nella sezione Burger, lo Spicy Porn si fa apprezzare per il mix unconventional della farcitura, che prevede una base di tronchetto di capra, bacon croccante, cuore di bue, pasta di peperoncino e coriandolo, crunch di platano e salsa bernese. Rinnovata anche la proposta di Tartare – la nuova Tonno e Mango è già un must-try – e quella di Pokè. Tra le Tapas spiccano la Taquito, con pulled chicken marinato, guacamole, panna acida e pico de gallo, e la Vegan Tacos, servita calda, ripiena di verdura, uvetta, pinoli e condita con citronette al limone.
Grandi novità anche per i brunch lovers, che potranno ordinare in tutti i locali le gustosissime Jacked Potatoes e gli Avocado Toast Pink. Alle suggestioni “esotiche” si affianca per la prima volta una selezione “di casa”. Fa il suo ingresso in carta la sezione “Milanese Cocciuto”: Mondeghili di Vitello, Risotto alla Milanese e la Cotoletta “Come una Volta”, tre piatti meneghini in un menù degustazione creato per portare in tavola la tradizione gastronomica del capoluogo lombardo.
L’eccellenza delle materie prime è il fil rouge del brand, che introduce quest’anno nuovi Presidi Slow Food e Denominazioni di Origine Controllata o Protetta per mantenere gli alti standard qualitativi che da sempre contraddistinguono la filosofia dell’insegna.