La tedesca Dussmann, l’inglese Compass, la francese Sodexo, le romane La Cascina e Innova, la veneta Serenissima ristorazione, il Consorzio nazionale servizi di Bologna, Gemos società cooperativa di Ravenna, la barese Ladisa e l’emiliana CIRFOOD: ecco le pretendenti all’appalto monstre da 372 milioni di euro della Regione per l’affidamento del servizio di ristorazione negli ospedali pugliesi.
La gara messa a punto dalla centrale regionale InnovaPuglia è suddiviso in sei lotti e ha un valore stimato di 189 milioni di euro, che possono salire fino a 372 milioni a seconda dell’estensione temporale dell’affidamento. Che prevede la presentazione di offerte per un numero massimo di quattro lotti, che è anche il numero massimo di lotti che possono essere aggiudicati a un singolo offerente. Ergo ci sarà di sicuro più di un vincitore. Due gli elementi alla base del criterio di aggiudicazione: qualità complessiva della proposta (ponderazione 75) e prezzo (ponderazione di 25). La durata del contratto d’appalto è di 60 mesi.
Una volta svelate le aziende aggiudicatarie, saranno poi le singole Asl a formulare gli ordinativi alle stesse, mettendo a punto i piani di assorbimento con gli elenchi dei lavoratori, così da stabilire in modo più ottimale il passaggio dei dipendenti dal precedente al nuovo gestore. Un passaggio regolato dall’Anac, l’Autorità nazionale anticorruzione, la quale ha stabilito che, nel caso in cui la gara venga realizzata da un soggetto aggregatore – come appunto nel caso di InnovaPuglia – la fase relativa all’assorbimento dei dipendenti è posticipata alla stipula dei contratti specifici.