La Giunta comunale di Aosta ha approvato le linee guida “Écouveulla” che definiranno la prossima gara per le refezioni scolastiche, in scadenza a giugno. Nel documento si parla di prediligere la “filiera corta”, tagliare i tempi di trasporto, usare mezzi elettrici e rendere strutturale l’assistenza.
L’appalto, che riguarda la gestione integrata dei servizi di refezione per le scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado del Comune di Aosta, comprende anche pulizia e servizi accessori, servizi ludico-educativi nonché trasporto e mobilità, è avrà decorrenza dal 1° settembre 2022 fino al 31 agosto 2024, eventualmente ripetibile per il successivo biennio.
Le linee guida, frutto di un gruppo di lavoro, “presentano notevoli e diversi elementi di novità propedeutici agli atti di gara per la prossima aggiudicazione dei servizi”, con “particolare attenzione” riservata a “definire nuovi standard qualitativi per il servizio di ristorazione scolastica che, per la loro individuazione” che vedono al centro “le raccomandazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità e i cosiddetti C.A.M. (Criteri Ambientali Minimi)”.
Tra i principali elementi di novità, riguardo al personale è previsto un responsabile pedagogico del servizio che abbia conseguito una laurea in ambito socio-psico-pedagogico, nonché un tecnologo alimentare che dovrà occuparsi, saltuariamente, del controllo della qualità dei processi produttivi, per verificarne la conformità agli standard di qualità, nel rispetto delle normative igienico-sanitarie.
In generale, “si cercherà di proporre un’alimentazione più sana, equilibrata e corretta che consenta anche di educare il bambino all’apprendimento di abitudini e comportamenti alimentari salutari. In quest’ottica si prevede la promozione di modalità di selezione e di controllo nei confronti dei fornitori dei prodotti alimentari utilizzati dal gestore, nell’ottica di prediligere la cosiddetta ‘filiera corta’ aderendo, per quanto possibile, al progetto denominato ‘Io mangio valdostano’, o utilizzando prodotti di origine biologica”.
Sarà altresì premiata la presenza di prodotti provenienti da agricoltura sociale (carceri o persone con disabilità) e dovrà essere presentata una “Strategia contro lo spreco alimentare”, che includa un monitoraggio costante delle eccedenze ma anche eventuali collaborazioni tra le imprese e gli enti terzi per progetti contro lo spreco alimentare secondo quanto disposto dalle autorità sanitarie in un’ottica di solidarietà attiva.
Non solo cibo
Per il momento successivo al pasto oltre a momenti di raccoglimento e di gioco, le attività ludico-ricreative prevedono anche attività inclusive da svilupparsi anche attraverso “professionalità specifiche sul mondo delle emozioni, sul contrasto al bullismo e alla violenza, così come sull’educazione alimentare ed ambientale, anche attraverso l’espressione artistica”.
Diversamente dal passato, il servizio di assistenza e guardiania non sarà più occasionale ma assumerà caratteristiche strutturali e più articolate, in relazione alle esigenze delle istituzioni scolastiche con servizi di presidio sia integrativi sia sostitutivi del personale ausiliario, in assegnazione funzionale. Inoltre, le ditte potranno eventualmente proporre l’organizzazione di servizi educativi con il doposcuola e servizi similari.
Anche la comunicazione giocherà un ruolo importante: “le famiglie dovranno essere informate sulle modalità di preparazione dei pasti e sulle ricette utilizzate, su consigli e suggerimenti sull’educazione alimentare ed il progetto pedagogico del servizio, sui servizi ludico-educativi, nonché su quelli legati alla mobilità che dovranno prevedere, in ogni loro forma, un coinvolgimento a monte oltre che una co-progettazione delle istanze e dei bisogni dell’utenza in generale”.
La parola all’assessore
“Crediamo che le indicazioni di Écouveulla possano rappresentare una svolta decisiva quanto all’innalzamento del livello qualitativo dei servizi scolastici offerti dal Comune. Il nome stesso richiama la volontà di rimettere la scuola al centro della città, ripensare il sistema scolastico come sua parte integrante”, spiega l’assessore all’Istruzione Samuele Tedesco. Che aggiunge: “Ovviamente abbiamo voluto soprattutto concentrare l’attenzione sulla refezione scolastica che, storicamente, ha presentato qualche criticità, lavorando all’elaborazione delle linee guida dei menù sia in riferimento agli indirizzi nella composizione e nell’articolazione dei piatti offerti, come la riduzione di carne rossa e di proteine animali, sia responsabilizzando maggiormente le ditte in gara, attribuendo all’aspetto alimentare ed altri aspetti inerenti alla refezione una valutazione a punti oggettivi, con un occhio di riguardo all’ambiente e alla sostenibilità”.