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Il rilancio del settore del catering e banqueting passa dal riconoscimento della sua identità tutta particolare, che lambisce il mondo della ristorazione, la logistica integrata e l’industria alimentare. Un’identità che si traduce nel bisogno di politiche su misura, disegnate sulle reali necessità delle 1.500 aziende del settore attive prima della pandemia, che oggi tuttavia risultano dimezzate. Una moria inevitabile dato che, negli ultimi 25 mesi, ben 18 sono stati di chiusura forzata per queste realtà, che hanno perso il 90% del fatturato nel 2020 e il 55% l’anno successivo, lavorando a singhiozzo subito prima dello stop imposto per Natale, mese cruciale dell’attività, che da solo vale il 20% degli introiti annui.

A mettere in fila questi numeri e disegnare le prospettive future ci ha pensato il presidente dell’associazione nazionale banqueting e catering aderente a Fipe-Confcommercio, Paolo Capurro, in occasione dell’assemblea annuale della categoria, tenutasi a Roma alla presenza dei sottosegretari al Lavoro e Salute, Tiziana Nisini ed Andrea Costa, e aperta dal saluto di Carlo Sangalli, presidente di Confcommercio, imprese per l’Italia e dal presidente di Fipe-Confcommercio, Lino Enrico Stoppani, che ha rimarcato la necessità di politiche di sviluppo di lungo periodo per questo settore cruciale.

Ed è proprio su lavoro e salute che Anbc chiede un approccio diverso al governo: “Ci rendiamo conto che di fronte a problemi del Paese questo settore possa rischiare di rimanere o di passare in secondo piano”, ha detto Capurro. “Tuttavia, e questo lo affermo con orgoglio, il ruolo delle 1.500 imprese non è solo legato al valore economico e all’indotto di lavoratori addetti e fornitori per un totale di 2,5 miliardi di fatturato e 6 miliardi di indotto, bensì al valore sociale che ogni giorno svolgono nell’accoglienza. Noi rappresentiamo l’eccellenza nella ristorazione, l’efficienza nella logistica e l’organizzazione dell’industria”.

“Chiediamo alle forze politiche di lavorare con noi per predisporre strumenti per la valorizzazione di competenze uniche, espressione propria di questo settore: ad esempio, una specifica legislazione sulla sicurezza alimentare e normative ad hoc sul mercato del lavoro e sulla formazione”, ha concluso il presidente di Anbc.

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