Dalla unione di Autogrill e Dufry nasce un colosso del travel retail da 12 miliardi di euro: dopo tanti rumors, l’annuncio della fusione tra la corazzata italiana del people on the move e il gruppo elvetico è arrivato stamattina, a Borse chiuse. Con un Ebitda di circa 1,3 miliardi di euro, il neonato colosso opererà in quasi 80 Paesi servendo 2,3 miliardi di utenti.
La fusione, che avverrà nel gruppo quotato a Zurigo: in arrivo Opas a 6,33 euro sulle azioni Autogrill, che lascerà Piazza affari.
Alessandro Benetton entrerà nel board del nuovo soggetto come presidente onorario mentre Juan Carlos Torres sarà presidente esecutivo. Enrico Laghi, amministratore delegato di Edizione, sarà vicepresidente del nuovo gruppo insieme a Paolo Roverato, destinato a essere ad di Autogrill. Gianmario Tondato sarà presidente esecutivo dell’integrazione delle attività Usa, mentre il leader di Dufry, Xavier Rossinyol, manterrà il suo ruolo.
Il campione (nei servizi f&b per chi viaggia)
“Questo accordo permette la prosecuzione del percorso di crescita e di sviluppo di Autogrill, un asset che per Edizione rimarrà di natura strategica”, ha commentato Alessandro Benetton, presidente di Edizione, che controlla Autogrill. “L’unione permetterà la creazione del campione mondiale del settore, con una posizione di leadership in diverse geografie e su diversi servizi, favorita anche da importanti sinergie all’interno del nuovo gruppo In questa nuova realtà, Autogrill sarà protagonista, portando in dote i suoi valori e la sua cultura aziendale, in particolare sui temi dello sviluppo sostenibile e dell’innovazione. In Dufry e negli attuali vertici della società abbiamo da subito riconosciuto una visione e valori comuni, uniti ad una cultura manageriale e a competenze di altissimo livello riconosciute da tutto il settore”.
L’operazione (i termini tecnici dell’intesa)
L’operazione si configura come un trasferimento in Dufry della quota di maggioranza detenuta in Autogrill da Edizione attraverso la propria controllata Schema Beta S.p.A., pari al 50,3% del capitale azionario in cambio di azioni Dufry di nuova emissione. Ciò porterà Edizione a detenere 30.663.329 azioni Dufry di nuova emissione, pari al 25,248% del capitale di Dufry, corrispondenti ad un concambio di 0,158 azioni Dufry per ogni azione Autogrill. Dopo l’approvazione regolamentaria, a seguito del trasferimento del pacchetto di controllo, Dufry promuoverà un’offerta pubblica di acquisto e scambio obbligatoria sulle rimanenti azioni Autogrill, offrendo agli azionisti la possibilità di scambiare azioni Autogrill con azioni Dufry. In funzione dell’adesione degli azionisti di minoranza di Autogrill all’offerta pubblica e della loro scelta di ricevere azioni Dufry (in luogo della cash alternative), la partecipazione di Edizione potrà attestarsi in un range compreso fra il 25,2% e circa il 20% del capitale di Dufry. Advisor dell’operazione sono Mediobanca, Citi e Intesa Sanpaolo per Autogrill; Ubs e Credit Suisse per Dufry.
Il precedente (la vendita di Autostrade per l’Italia)
L’aggregazione con Dufry rappresenta la seconda grande operazione per Alessandro Benetton, da quando è in sella alla holding di famiglia Edizione. E’ di aprile infatti l’accordo con Blackstone, Macquarie e Cassa Depositi e Prestiti per la cessione di Autostrade per l’Italia, detenuta da Atlantia, per un valore di 19 miliardi.