La recente normativa [1] che obbliga esercizi e professionisti ad accettare pagamenti digitali ha segnato un passo decisivo nel processo di digitalizzazione del Paese. L’utilizzo massivo dei pagamenti digitali dovrebbe nel medio termine ridurre i tempi di pagamento e limitare le insolvenze dei clienti.
Le carte di pagamento, sia fisiche che virtuali, rappresentano un elemento sicuro e di fiducia nella relazione tra ristoratore e fornitore e tra cliente e ristoratore. A differenza di altri metodi di pagamento, l’uso di queste tecnologie per i pagamenti B2B è protetto da regole certe e univoche che permettono di operare in sicurezza anche verso soggetti sconosciuti.
Esiste poi anche un lato “attivo” dei pagamenti digitali che coinvolge i ristoratori e può portare un numero consistente di vantaggi.
Tempo perso nei micropagamenti addio!
Le carte di debito, come Visa Business, sono strumenti ottimali per tutti gli acquisti di materiale. Si tratta di uno strumento semplice e sicuro che permette al ristoratore di delegare a un dipendente o all’amministrazione pagamenti urgenti o ricorrenti come l’acquisto di beni alimentari o di strumenti per la cucina, evitando anticipi di cassa che sono poi spesso molto complicati da riconciliare e portano via tempo.
“Con una carta come Visa Business”, sottolinea Luca Moroni, Head of Visa Business Solutions, Southern Europe, “i pagamenti effettuati sono visibili sull’estratto conto. E per chi vuole godere di un controllo ancora maggiore, è possibile richiedere carte prepagate, fisiche o virtuali da utilizzare solo una volta o solo fino a una certa cifra o fino a una certa data o solo su un determinato portale.”
Tutte le spese sott’occhio
Esistono inoltre piattaforme evolute, come Visa Spend Clarity, che permettono vista integrata delle spese effettuate, reportistica semplice e immediata con classificazione delle spese e suddivisione per fornitore, dipendente e centro di costo. Si tratta di un sistema collegabile ai più comuni software gestionali. Visa Spend Clarity Business permette di creare una carta di pagamento virtuale per ciascun fornitore o addirittura per ciascun cliente, facilitando la rendicontazione, riducendo gli errori e riducendo i costi amministrativi.
Micro finanziamento
Soprattutto in un periodo come questo, in cui i costi delle forniture crescono a ritmi notevoli, l’utilizzo di carte di credito rappresenta uno strumento semplice, ma efficace di microcredito.
“Visa Business Credit“, continua Moroni, “permette di beneficiare dell’acquisto di beni e servizi che vengono poi addebitati sul conto del ristoratore fino a 90 giorni dopo l’acquisto, in base agli accordi con la propria banca emittente”.
Meno rischi di frodi e minor costi di gestione
Non va poi dimenticato che l’utilizzo di carte e wallet riduce i rischi legati a furti o perdite di contanti che non vengono conservati in cassa e non devono essere versati o ritirati in banca.
Negli ultimi 5 anni, Visa ha investito 9 mld di dollari per integrare intelligenza artificiale e analisi dei dati nel suo network tecnologico e garantire maggiore sicurezza e protezione alle oltre 600 milioni di transazioni che processa ogni giorno.
“Una recente ricerca Visa [2] ha evidenziato che il costo medio di elaborazione dei pagamenti digitali, comprensivo di spese dirette e costo del lavoro, è inferiore del 57% rispetto all’elaborazione di pagamenti in contante. Tutta la rendicontazione è più semplice e veloce e si riducono i tempi di gestione sia da parte dell’amministrazione che del ristoratore”, conclude Moroni.
[1] Decreto Legge n. 36, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 30 aprile. Il decreto ha anticipato dal 1/01/2023 al 30/06/2022 le sanzioni per chi rifiuta i pagamenti con il Pos. L’obbligo rientra tra le misure per ridurre l’uso del contante previste nel Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr).
[2] https://www.visa.co.uk/run-your-business/small-business-tools/small-business-digital-transformation.html#2
In collaborazione con Visa.
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