Eccezionale tris di I love Poke, sempre più asso pigliatutto nel mercato dometico dell’hawaiian food. Il format che per primo ha portato il poke in Italia, fondato da Michael Nazir Lewis e Rana Edwards, rafforza la leadership sul terriotrio nazionale, dove rileva le insegne Pokescuse e Poke Kal, e stringe una partnership con Giappo Italia, titolare del brand Giappoke, con l’obiettivo di favorire l’espansione nel Mezzogiorno.
Risultato: 230 punti vendita entro la metà del prossimo anno, il 30% di market share e un volume di affari di 130 milioni di euro, con un Ebitda di oltre 30 milioni di euro nel 2023.
“Siamo felici di annunciare questi importanti accordi”, commenta Michael Nazir Lewis. “Abbiamo scelto Pokescuse e Poke Kal perché hanno fatto un ottimo lavoro e sono capillarmente presenti sul territorio nazionale”.
Dopo la formalizzazione delle acquisizioni di Poke Kal e Pokescuse, che avverrà il prossimo febbraio, è prevista la riconversione di 66 punti vendita dei due marchi acquisiti entro l’estate, mentre Giappo Italia, rappresentata dall’imprenditore Enrico Schettino, diventa da subito master franchisee per il Sud Italia di I love Poke: il piano di sviluppo messo a punto dai rispettivi management prevede nei primi mesi di attività la conversione dei dodici store Giappoke e l’apertura di dieci nuovi punti vendita nel Meridione, che daranno lavoro ad almeno cinquanta addetti persone.
“Dal 2008 Enrico Schettino e il suo team sono leader nel Sud Italia per la cucina etnica e hanno sviluppato diversi format interessanti”, riprende Lewis, “e sono certo che associandosi alla rete di I Love Poke avranno ancora più successo”.
La strategia di espansione di I Love Poke si fonda su uno scenario altamente positivo per il poke in Italia: la seconda edizione del report “Il mercato del Poke in Italia”, presentata a fine settembre da Growth Capital in occasione della Giornata Mondiale del Poke, delinea un quadro più che roseo per il piatto tipico della cucina hawaiana: Se a livello mondiale continua il trend positivo (con un Cagr del 8,4% nel quadriennio 2022-2026) in Italia ha fatto registrare tassi di crescita superiori alla tripla cifra, con opportunità di ulteriori sviluppi. Nel nostro Paese il giro d’affari è passato da 151 milioni di euro del 2021 a 328 milioni a giugno 2022 (+117%), positivo anche l’andamento delle aperture dei punti vendita aumentati a 820 nel 2022 (+140% rispetto al 2021). Per il 2026 si attende un Cagr del 20% che potrebbe far volare il mercato a quota 689 milioni di euro.
“Il successo del poke in Italia ci rende orgogliosi di essere stati i primi a credere e a scommettere su questo piatto salutare e gustoso. Oggi la nostra è una realtà che dà lavoro a oltre cinquecento persone fra addetti in store e uffici: puntiamo molto sulla formazione del nostro personale e sulla qualità del prodotto, siamo gli unici ad avere un centro unico di produzione di oltre 4.000 mq per la preparazione delle materie prime di base che poi distribuiamo in tutti i punti vendita in Italia. Crediamo molto nella sostenibilità, siamo l’unica catena di poke certifica ASC/MSC per il pesce, siamo plastic free e puntiamo molto sulla ricerca e l’innovazione nel food tech“, conclude Lewis.