In un periodo contrassegnato dalla virata tricolore (anche) nel linguaggio politico, con i termini “nazione” e “patrioti” ripetuti a ogni piè sospinto dai freschi vincitori delle elezioni politiche, il made in Italy non poteva non trionfare anche alla Camera dei Deputati. In arrivo infatti alla mensa di Montecitorio i menu regionali.
A dicembre scade l’appalto per la ristorazione di questo ramo del Parlamento e l’idea sarebbe introdurre un nuovo bando per proporre a rotazione settimanale vari tipi di cucine locali, per valorizzare i prodotti del territorio, alternando le proposte regionali: dalla Sicilia alla Campania, dal Piemonte all’Emilia-Romagna e così via, fino a completare il tour gastronomico delle 20 regioni italiane. Non un vezzo a detta dei promotori di Fratelli d’Italia: lo scopo è di valorizzare la filiera agro-alimentare tricolore.
La proposta dei menu made in Italy è peraltro in linea con la battaglia lanciata dal Governo per la “sovranità alimentare”, a partire dal cambio di nome del Ministero per le politiche agricole, alimentari e forestali, che da Mipaaf è diventato/diventerà – dopo la pubblicazione di apposito decreto – Masaf: Ministero dell’agricoltura, sovranità alimentare e forestale.