E-commerce ed enoteca spingono i conti di Signorvino nel 2022, la cui gestione dei negozi è arrivata quest’anno a break even. La realtà comprensiva di enoteca e ristorazione, nata nel 2012, punta infatti a chiudere l’anno scorso oltrepassando quota 55 milioni di euro di fatturato, con 1,8 milioni di bottiglie vendute (dato complessivo tra retail, e-commerce, vendite al tavolo e in mescita). L’e-commerce ha realizzato una crescita del 50%, con uno scontrino medio di 97 euro, rispetto ai 57 euro del ristorante, i 59 euro dell’enoteca e i 63 euro degli acquisti combinati su entrambi i canali.
L’enoteca, che generalmente pesa per il 35% sul giro d’affari totale (rispetto un 65% della ristorazione), nei mesi di novembre e dicembre è arrivata a rappresentare fino al 45-50%. “Il nostro processo di crescita non si è fermato neanche durante il periodo dell’emergenza sanitaria, e ora siamo pronti a donare nuova continuità allo sviluppo del brand con l’apertura di 10 nuovi locali nel 2022”, commenta il patron Federico Veronesi. “Il brand Signorvino è sempre più apprezzato dagli appassionati e ciò rappresenta un ulteriore stimolo per migliorarci e consolidare la nostra presenza in Italia e arrivare anche all’estero, in particolare in Francia e Repubblica Ceca in prima battuta (Parigi e Praga), per poi proseguire in altri Paesi che riteniamo strategici”.
Come annunciato negli scorsi mesi, Signorvino aprirà uno spazio dedicato sia al vino sia alla proposta gastronomica a Parigi, in zona boulevard Saint-Michel nel 2023. Un debutto che si accompagna all’ingresso a portafoglio di etichette di champagne tra cui Bruno Paillard, Charles Heidsieck, Pol Roger, Dom Perignon, Krug e Ruinart.
Sempre nel 2023, Signorvino vedrà l’avvio della sua prima cantina in Sardegna, dove l’azienda ha comprato diversi ettari per ottenere varietà come Cannonau e Vermentino, ma anche piccole produzioni locali con Cagnulari e Bovale.