Taglio del nastro al Marconi di Bologna per il primo ristorante a marchio Vyta in un aeroporto italiano. Si chiama Vyta Bistrot, è situato all’interno della sala imbarchi extra-Schengen dello scalo emiliano, ha una capacità massima di 60 coperti e il menu vede la “firma” dello chef Michelangelo Citino, già nominato best airport chef per il Michelangelo di Milano Linate. Per i dolci, in carta, è attiva invece la collaborazione con Roberto Rinaldini.
L’iniziativa rientra nel piano di sviluppo del brand voluto da Areas-MyChef, la società milanese guidata da Sergio Castelli che ha acquisito il brand Vyta, precedentemente di proprietà del Gruppo Santa Margherita, e ha dato il via a una profonda revisione del format specializzato nel canale ferroviario, presente nelle sette maggiori stazioni italiane. Uno sviluppo che punta proprio sugli aeroporti, come dimostrano le due opening realizzate prima a Linate e ora a Bologna, dove per la cucina è stata scelta un’impronta emiliana grazie anche alla sinergia con il brand Stortellini, di proprietà Areas e presente con 12 store nel territorio nazionale, che “firma” le paste ripiene del menu.
Per Vyta Castelli non nasconde progetti ambiziosi: “In questi dodici mesi”, racconta l’Ad di Areas-MyChef, “abbiamo dato il via all’espansione del format, per il quale prevediamo uno sviluppo in tutta Europa. Il nostro gruppo ha acquisito Vyta per entrare nel canale ferroviario, dove non eravamo presenti pur essendo il leader europeo del travel retail con due miliardi di ricavi e duemila punti vendita, con un 36% di market share soltanto in Italia nel canale aeroportuale. La logica dell’acquisizione è stata proprio quella di espanderci nelle stazioni, ma Vyta può essere un format di riferimento anche all’interno degli aeroporti. Utilizzeremo il marchio nei 12 Paesi in cui siamo presenti e sarà una vetrina del made in Italy per il food e per il beverage”.
Anche il vino è nel dna del brand, nato proprio come wine bar e con l’esclusiva dei prodotti del gruppo fondatore. Ora l’offerta è stata ampliata e, al Bologna Marconi, Vyta ha scelto come partner Umberto Cesari, azienda del territorio già presente all’interno degli aeroporti.
Il lavoro di riorganizzazione attuato da MyChef su Vyta sta dando ottimi risultati: +46% di vendite rispetto al 2019, come ha precisato Castelli, che è ceo del gruppo per l’Italia e la Germania, e che vede un forte incremento dei propri ricavi nel 2022, previsti a 196 milioni di euro, contro i 137 del 2021. “Stiamo tornando ai livelli del 2019 e nel like-for-like siamo già sopra. La differenza tra i due calcoli è dovuta al fatto che, post Covid, alcune location non hanno ancora riaperto, come nel caso di Malpensa Terminal 2”, chiosa Castelli.
Ora il gruppo si prepara a lanciare un nuovo format, Pizza Flor, basato sulla pizza alla pala (stile romano) e con fiori edibili come ingrediente. Il primo store aprirà a Malpensa Terminal 1. Areas-MyChef è particolarmente forte nello sviluppo di format di proprietà, che rappresentano il 70% delle insegne in portfolio, e anche in quello dei format ideati per soddisfare particolari esigenze di clienti, come nel caso di Ferrari Spazio Bollicine.