Con ricavi pari a 4,1 miliardi di euro, Autogrill ha chiuso il 2022 in crescita di oltre il 50% rispetto al 2021, quando alla stessa voce il
risultato era stato pari a 2.596,8 milioni di euro. A cambi correnti l’exploit è ancor più considerevole, arrivando a +59,7%.
Si tratta di una performance di grande significato per il colosso italiano del people on the move, in vista dell’imminente “matrimonio” con la svizzera Dufry (benedetto anche dall’Antitrust a gennaio), frutto in particolare del recupero del traffico aereo internazionale in tutte le aree geografiche principali, nonché , come si legge in una nota rilasciata dal quartier generale di Rozzano (MI), “dall’attivazione delle leve commerciali appropriate per far fronte all’attuale contesto inflazionistico”. E ancora: i ricavi del 2022 rappresentano circa l’88% di quanto riportato nel 2019, al netto delle cessioni effettuate nel periodo e a cambi costanti.
A sua volta, l’impatto positivo dell’effetto cambio è pari a 165,1 milioni di euro, dovuto principalmente alla svalutazione dell’euro rispetto al dollaro statunitense. Infine, sempre nel 2022, le performance like for like di Autogrill sono lievitate del 52,8% mentre l’azienda si assicurava 3,4 miliardi di euro di nuovi contratti e rinnovi. Sullo sfondo, l’ormai imminente trasferimento a Dufry dell’intera partecipazione di Edizione (Benetton) in Autogrill, pari al 50,3% all’inizio di febbraio 2023.
L’operazione, annunciata a luglio scorso, darà vita a una realtà da oltre 12 miliardi di euro di ricavi, con un Ebitda di circa 1,3 miliardi.
Edizione sarà il primo azionista, con una quota tra il 25 e il 20%. Alla guida del colosso ci saranno i vertici svizzeri, Juan Carlos Torres e Xavier Rossinyol, rispettivamente con i ruoli di presidente esecutivo e Ceo. A sua volta, Gianmario Tondato da Ruos, che lascerà la guida di Autogrill a Paolo Roverato, assumerà la carica di presidente esecutivo di tutte le attività nordamericane del nuovo gruppo.